Londra, 19 gen 12:50 - (Agenzia Nova) - Il raggiungimento dell’accordo post Brexit fra Regno Unito e Unione europea, lo scorso 24 dicembre, non ha sciolto i problemi di circolazione delle merci già paventati nei lunghi mesi di trattative. Il governo britannico si vede costretto ad affrontare una questione piuttosto delicata: consentire agli esportatori nazionali di trasportare le proprie merci oltre la Manica, ma i meccanismi burocratici e i necessari controlli imposti dalle autorità di Francia e Paesi Bassi rischiano di creare parecchi grattacapi per il premier Boris Johnson e il suo gabinetto. Nella giornata di oggi diversi esportatori di carne si sono uniti alla protesta avviata ieri dai colleghi che si occupano di prodotti ittici: circa 15-20 mezzi pesanti sono giunti a Londra, nei pressi di Downing Street, residenza del primo ministro, bloccando il traffico e manifestando i disagi vissuti nelle ultime settimane al momento di valicare la frontiera con l’Ue. Alcuni dei mezzi, giunti dalla Scozia, sfoggiavano sulle fiancate degli slogan contro il governo e contro la Brexit, con l’accusa di distruggere l’industria del pescato locale. Diversi commentatori hanno visto un’analogia con i famosi bus rossi utilizzati nella campagna referendaria del 2016 per sostenere le ragioni di coloro che volevano l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e magnificavano con vari slogan gli effetti positivi della Brexit sulle finanze pubbliche. (segue) (Rel)
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