Ginevra, 13 gen 2021 16:15 - (Agenzia Nova) - Nonostante i successi registrati nelle prime fasi degli incontri del Foro di dialogo politico della Libia, patrocinato dall’Onu, fra cui l’indicazione di una data per le prossime elezioni – fissate per il prossimo 24 dicembre – dopo gli incontri di Tunisi non è stato registrato alcun progresso sul meccanismo di elezione dell’autorità esecutiva unificata del Paese. Lo ha detto oggi la rappresentante speciale ad interim del segretario generale dell’Onu in Libia, Stephanie Williams, nel discorso di apertura dell’incontro del comitato consultivo del Foro di dialogo politico a Ginevra. All’inizio del suo discorso Williams ha fatto il punto sugli ultimi progressi degli sforzi dell’Onu per la risoluzione della crisi nel Paese. Dopo aver segnalato i progressi compiuti sul percorso militare e quello economico, citando in particolare l’incontro avvenuto ieri a Brega, Williams ha fatto riferimento – sul piano politico – agli incontri di Tunisi, dove sono state approvate una ‘road map’ per la fase preparatoria di una soluzione comprensiva alla crisi, le condizioni per la candidatura alle cariche dell’autorità esecutiva, e soprattutto la data delle elezioni, fissate per il prossimo 24 dicembre.
“Certo, il Forum ha ottenuto molto, ma (dagli incontri di) Tunisi non abbiamo assistito ad alcun progresso riguardo al meccanismo di scelta dell’autorità esecutiva unificata”, ha detto Williams. Per questo motivo è stato istituito il comitato consultivo: “per fornire raccomandazioni riguardo alla creazione di un’autorità esecutiva temporanea, che si assuma responsabilità in modo partecipativo, e non una formula di spartizione del potere, come hanno ritenuto alcuni”. “Vogliamo una formula partecipativa senza vincitori né vinti, una formula di convivenza per i libici di tutte le origini e per un determinato periodo di tempo, finché non ritornerà la fiducia”, ha proseguito Williams. “Vogliamo una soluzione di origine libica, non imposta da fuori; una soluzione libica, e in questo incontro non entreremo nel merito dei nomi dei candidati a occupare incarichi di comando nell’autorità esecutiva unificata, né accetto che la missione (Unsmil) abbia un ruolo nel nominare l’autorità, come alcuni vociferano, è una decisione libica”, ha aggiunto. “Durante il nostro precedente incontro è stato chiaro dalle proposte presentate che i principi e gli scopi che hanno offerto i colleghi è incentrato attorno a una soluzione di origine nazionale, basata su ciò che è stato concordato nella ‘road map’ (…), una soluzione che prenda in considerazione allo stesso modo la volontà di tutte le regioni libiche”, ha detto Williams, che ha anche sottolineato l’importanza da parte del comitato di evitare le “violazioni” incontrate in precedenza nel lavoro del Foro.
Sottolineando che il Foro ha già dato vita a tre comitati, quello per la redazione (istituito a Tunisi), il comitato giuridico, che si riunisce ora in videoconferenza, e il comitato consultivo di oggi, “ciò che si vocifera e ciò che alcuni affermano riguardo all’istituzione di un comitato di composizione non ha legami con le Nazioni Unite”. In conclusione, Williams ha augurato buon lavoro ai partecipanti, auspicando che l’incontro produca “raccomandazioni concrete e positive”, dato che la Libia sta già registrando cambiamenti positivi, come quelli registrati nel dialogo economico della scorsa settimana riguardo al budget unificato del Paese. Tuttavia, ha proseguito Williams, senza un’autorità esecutiva unificata sarà difficile attuare tale bilancio unitario in tutto il Paese. Altro problema evidenziato da Williams è quello del deterioramento delle infrastrutture, ad esempio quelle elettriche, data la recente grande interruzione della corrente vista a Tripoli. “Ci sono lavori che dovrà dirigere il governo unificato”, ha sottolineato l’inviata Onu. (Lit)
© Agenzia Nova - Riproduzione riservata