Roma, 30 nov 2020 14:55 - (Agenzia Nova) - "Inoltre, se le citate linee guida non prevedono la possibilità, di obbligare i genitori che vanno a far visita ai figli, di sottoporsi al tampone, si determina una situazione di pericolo di potenziale contagio. Infatti, se un genitore contagia durante un incontro protetto un bambino, questo torna in struttura e rischia di contagiare a sua volta gli altri dieci minori ospiti, creando un pertanto un vero e proprio cluster", continua Ciacciarelli. "Pertanto, la previsione regionale dell'obbligo dei tamponi per gli operatori, a spese proprie delle cooperative è solo un aggravio economico per i datori di lavoro, ma non preserva, in alcun modo, i bambini dal rischio del contagio. Diventa fondamentale quindi che la Regione Lazio e le Aassll effettuino gratuitamente i tamponi agli operatori e ai bambini ospitati o, in subordine che diano alle Cooperative un rimborso mensile per affrontare questa situazione onerosa". (segue) (Com)
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