Ankara, 25 ott 2020 16:47 - (Agenzia Nova) - Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha risposto alla minaccia di sanzioni degli Stati Uniti se Ankara attivasse i sistemi di difesa aerea S-400 di costruzione russa nonostante l'opposizione di Washington. Lo riferisce il quotidiano turco "Daily Sabah". “Ci avete detto di rimandare indietro gli S-400. Non siamo uno stato tribale, siamo la Turchia ”, ha detto Erdogan in un discorso televisivo a Malatya, nella Turchia orientale. Erdogan ha poi affermato: "Qualunque siano le vostre sanzioni, non esitate ad applicarle".
Il 23 ottobre, il presidente turco ha affermato che il suo paese sta testando il sistema di difesa aerea S-400 che ha acquistato dalla Russia. Il capo di Stato turco ha aggiunto che l'obiezione posta sulla questione dagli Stati Uniti, che sono alleati di Ankara nella Nato, non aveva importanza. Washington afferma che l'acquisto da parte di Ankara di sistemi S-400 russi compromette le difese dell'Alleanza e ha minacciato sanzioni. La Turchia avrebbe fallito i test del sistema missilistico di difesa S-400 di fabbricazione russa secondo il portale russo "Avia", specializzato in affari militari. Il sito allude a video pubblicati sui social media che mostrano il lancio di S-400 e la colonna di fumo derivante, ma nessuna esplosione. Secondo un esperto citato dal sito, la mancanza di esplosione e la traiettoria verticale denoterebbe il fatto che nessun obiettivo era coinvolto nel test. Un obiettivo che - prosegue l'esperto - deve essere un missile o un velivolo da combattimento, non certo un piccolo drone. Finora le Forze armate turche non hanno lasciato dichiarazioni in merito. La Turchia deve fare i conti con potenziali sanzioni Usa ai sensi di una legge del 2017 nota come Caatsa ( Countering America's Adversaries Through Sanctions Act), che impone sanzioni per qualsiasi acquisto "significativo" di armi dalla Russia. Nel luglio 2019, la Turchia era già stata rimossa dal programma di caccia F-35 per l'acquisto dell'S-400. (Tua)
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