Beirut, 22 ott 2020 08:47 - (Agenzia Nova) - I sostenitori del movimento Futuro dell'ex premier Saad Hariri hanno negato qualsiasi coinvolgimento nell’incendio del "pugno della rivoluzione" del 17 ottobre 2019 in piazza dei Martiri, nel centro di Beirut, avvenuto ieri. Lo riferisce l'agenzia stampa libanese "Nna". Nel tardo pomeriggio di ieri, si sono affrontati nel centro della capitale oppositori alla probabile nomina di Saad Hariri e sostenitori del leader della corrente Futuro. Alcuni tra questi ultimi avrebbero appiccato il fuoco al "pugno della rivoluzione", un'impalcatura in legno alta nove metri a forma di pugno, con la parola “rivoluzione” in arabo su sfondo bianco e già incendiato il 21 novembre scorso, per poi essere innalzato nuovamente. Unico candidato alla carica di primo ministro, Saad Hariri sembra certo di ottenere la maggioranza dei voti per essere nominato oggi (primo giorno di consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo) e formare il prossimo gabinetto, a meno che la situazione non si ribalti e le consultazioni non vengano nuovamente rinviate, evidenzia il quotidiano "L'Orient le jour". Hariri, che ha già presieduto tre gabinetti negli ultimi anni, si è dimesso il 29 ottobre 2019, dodici giorni dopo il lancio di un vasto movimento di protesta popolare contro l'intera classe dirigente. (Res)
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