Baku, 04 ott 2020 17:14 - (Agenzia Nova) - L'Azerbaigian è pronto ad accettare il cessate il fuoco se l'Armenia ritirerà le sue forze dal Nagorno-Karabakh. Lo ha dichiarato oggi il presidente azerbaigiano Ilham Aliyev in un'intervista all’emittente “Al Arabiya”. Secondo Aliyev, deve esserci una base su cui costruire il dialogo, e come tale l'Armenia deve fornire una tempistica per il suo completo ritiro dalla regione contesa affinché Baku interrompa le sue operazioni militari e riprenda il dialogo. Il presidente azerbaigiano ha quindi chiesto al primo ministro armeno Nikol Pashinyan di ritrattare le sue dichiarazioni secondo cui il Nagorno-Karabakh appartiene all'Armenia come condizione preliminare per il dialogo. Le dichiarazioni giungono al culmine di una giornata ricca di tensioni, dopo che l’Azerbaigian ha accusato le forze armene di aver bombardato la città di Ganja provocando la morte di almeno un civile e il ferimento di altri quattro. Il ministero della Difesa di Erevan, da parte sua, ha negato che attacchi missilistici contro obiettivi situati in Azerbaigian siano stati lanciati dal territorio armeno. “Il ministero della Difesa della Repubblica di Armenia dichiara formalmente che nessun attacco di alcun tipo è stato effettuato dal territorio dell'Armenia in direzione dell'Azerbaigian”, ha scritto su Facebook il portavoce del dicastero, Shushan Stepanyan, accusando a sua volta Baku di aver bombardato obiettivi civili nella capitale dell’autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh, Stepanakert.
In precedenza le autorità dell’autoproclamata repubblica avevano dichiarato di aver attaccato obiettivi militari in Azerbaigian e di aver distrutto un aeroporto militare a Ganja, seconda città del Paese. Nel frattempo ,la Turchia ha condannato i bombardamenti su Ganja, denunciando la presunta violazione della Convenzione di Ginevra e ribadendo il proprio sostegno al diritto dell'Azerbaigian all'autodifesa. “Gli attacchi odierni dell'Armenia contro la popolazione civile a Ganja, la seconda città più grande dell'Azerbaigian, sono una nuova manifestazione della posizione illegale dell'Armenia. Condanniamo questi attacchi”, ha dichiarato il ministero degli Esteri turco in una nota. “Di fronte alla sconfitta nei territori azerbaigiani occupati, l'Armenia viola tutti i principi del diritto umanitario, principalmente le Convenzioni di Ginevra, e attacca gli insediamenti civili al di fuori dei territori considerate zone di conflitto a causa dell'occupazione”, prosegue la dichiarazione, secondo cui l'Armenia “rimane il più grande ostacolo alla pace nella regione”. (Rum)
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