CORONAVIRUS

 
 

Coronavirus: dalle manifatture all'edilizia, la mappa delle possibili riaperture in vista della fase 2

Roma, 08 apr 2020 17:53 - (Agenzia Nova) - Il comparto del turismo è in ginocchio. E' il settore produttivo che ha perso l'intero guadagno del 2020. Concordano nell'analisi dell'impatto economico in seguito all'emergenza coronavirus il segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli, e il segretario generale di Confesercenti, Mauro Bussoni, raggiunti da "Agenzia Nova". Accanto al contenimento del contagio, il tema sul tavolo ora è anche quello della ripartenza, la cosiddetta fase due della crisi epidemiologica che sta attraversando il Paese con diverse intensità in temini di contagi e decessi, ma che lo colpisce interamente con la serrata delle attività produttive non necessarie. Tutte le attività che sono "in grado di garantire la sicurezza di chi lavora, di garantire con certezza che non ci siano contagi, a partire dall'osservanza delle distanze che devono essere rispettate, aprano tutte", ha sollecitato il segretario Bussoni. Gli ha fatto eco Fumagalli di Confartigianato che ha precisato la necessità di dare il via libera alla ripartenza delle manifatture, "tutte quelle che sono in grado di adempiere al Protocollo siglato il 14 marzo scorso" tra governo e parti sociali. E cioè l'accordo per le misure di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, per agevolare le imprese nell'adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio e consentire la prosecuzione delle attività produttive in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.

In virtù di quel Protocollo, per il segretario di Confartigianato, "non c'è un rischio specifico dentro le aziende, quanto un rischio generico come cittadini e consumatori". Per l'associazione rappresentativa delle categorie artigiane "prima si riprende e meglio è, è un'ovvietà", ha sottolineato ancora Fumagalli per poi rimarcare: "Dall'altro lato, massima prudenza nell'evitare la diffusione del rischio contagio. Il governo è in mezzo a questo delicato equilibrio e deve posizionare il cursore tra questi due estremi. Noi siamo stati i primi a dirsi pronti a fermarsi di fronte alla vita delle persone, ma adesso spingiamo per una ripresa seppur con il motore a bassi giri". Il responsabile di Confartigianato quindi ha spiegato che anche il comparto dell'edilizia "è in grado di osservare norme di sicurezza" e che dunque le ditte potrebbero riprendere ad operare. "Stiamo spingendo anche con i prefetti - ha aggiunto -. C'è tutto il settore alimentare con anche le gelaterie e le pasticcerie artigianali che è in grande sofferenza soprattutto in questo periodo, durante la Pasqua. Noi siamo conosciuti nel mondo per la qualità dei nostri cibi artigianali, stiamo chiedendo che vengano autorizzate le consegne a domicilio, così come concesso ad altri produttori". Maggiore cautela invece occorre adottare con le attività di prossimità e quindi "parrucchieri, estetisti, toelettatori di animali che dovranno rifare una policy di sicurezza e immaginare di dilatare gli orari per pianificare ingressi scaglionati", ha evidenziato Fumagalli per poi accennare anche al comparto della riparazione e manutenzione, "già autorizzato a lavorare quando ha a che fare con l'emergenza sanitaria" ma rispetto al quale bisognerà "agire con gradualità" perché si tratta di interventi che mettono a contatto le persone nelle case. In merito poi a cosa attendersi dopo la proroga delle misure restrittive fissata al 13 aprile, il segretario generale di Confartigiano ha detto: "Ci inchiniamo a quello che diranno le autorità sanitarie, ma intanto abbiamo fatto pervenire al ministro Patuanelli la nostra proposta su come scaglionare la ripresa".

Il segretario generale Confesercenti, Mauro Bussoni, è tornato sulla necessità di "far ripartire il Paese" e non ha risparmiato critiche al governo sulla gestione della crisi. "Tutti i Dpcm sono stati accompagnati da conferenze stampa che hanno acceso una marea di aspettative a partire dai 600 euro con i problemi poi che ci sono stati, per poi arrivare all'ultimo provvedimento che promette tanta disponibilità di credito, ma del quale non si conosce il testo definitivo". Bussoni poi si è chiesto se le misure ricomprendano o no, ad esempio "anche i protestati in banca". E ancora le sue preoccupazioni riguardano "i vari vincoli burocratici" che potrebbero non consentire l'effettiva disponibilità del credito del 25 per cento sul fatturato dell'anno precedente "che è una misura importante". In sostanza per il responsabile di Confesercenti occorre far chiarezza se le banche erogheranno concretamente il credito e in quanto tempo. "Mancano certezze, speriamo che con il prossimo decreto ci sia una passaggio di qualità", ha aggiunto. "Ci sono settori che hanno già perso il 2020", ha denunciato Bussoni per poi spiegare: "Penso innanzitutto al comparto del turismo di Roma, Firenze, Venezia. Avranno una situazione praticamente nulla. E' un dramma per il nostro Paese non so neanche se si riuscirà a recuperare qualcosa con i movimenti endogeni". Tra i settori maggiormente colpiti poi "anche il comparto ristorazione e pubblici esercizi" che dovrà "cambiare completamente il modo di svolgere la sua attività". Insomma, tutto quello che le imprese hanno perso fino ad oggi "è guadagno che non avranno più", ha evidenziato. "Qualcosa devono recuperare, non tutto, ma qualcosa sì", ha sottolineato, perché, "come viene data la cassa integrazione ai lavoratori in qualche modo occorre sostenere anche loro". Per Bussoni, in conclusione, il governo deve "miscelare azioni di supporto alle imprese e corroborare le perdita dei guadagni. Sono risposte che vanno date alle aziende e riguardano milioni di piccole realtà produttive". (Rin)

"Da giornalista ritengo la vostra attività tanto più importante proprio perché svolta in questa nostra realtà dominata dai social, in cui è assolutamente necessario fornire notizie verificate"

Adolfo Urso
Senatore e Presidente del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica
24 luglio 2021


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