Tunisi, 29 ott 2018 17:08 - (Agenzia Nova) - Il ministro dell'Interno, Hichem Fourati, stava partecipando a una sessione plenaria dell'Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp, il parlamento monocamerale tunisino), nel complesso del Bardo, quando è avvenuto l’attentato. Il ministro ha lasciato rapidamente l’edificio all'inizio della sessione dedicata alle domande presentate da alcuni deputati. Il vice presidente del parlamento, Abdelfattah Mourou, ha affermato nel suo intervento che il ministro Fourati ha dovuto lasciare l’aula “a causa di un’emergenza”. Nel 2015 la Tunisia è stata colpita da tre gravi attentati terroristici rivendicati dallo Stato islamico. Il primo è avvenuto il 18 marzo dello scorso anno al Museo del Bardo di Tunisi ed è costato la vita a 24 persone (tra cui quattro turisti italiani). Il secondo si è verificato il 26 giugno scorso sulla spiaggia di Sousse (Susa) con 38 turisti stranieri morti, di cui 30 di nazionalità britannica. Il terzo è avvenuto il 24 novembre del 2015 contro un bus della guardia di sicurezza presidenziale, in cui sono morte 12 persone. Più recentemente, l’8 luglio del 2018, sei membri delle forze di sicurezza tunisine sono morti in seguito a un attentato terroristico contro un convoglio della Guardia nazionale tunisina nel governatorato di Jendouba, al confine con l'Algeria. Dal 4 luglio del 2015, nel paese è in vigore lo stato di emergenza proclamato dal capo dello Stato tunisino, Beji Caid Essebsi. Il provvedimento, rinnovato lo scorso 5 ottobre, resterà in vigore fino al 6 novembre. Lo Stato di emergenza permette alle autorità di vietare scioperi e incontri "che possano causare o mantenere il disordine", di chiudere temporaneamente "teatri e pub" e di "adottare tutte le misure necessarie per garantire il controllo della stampa e di qualsiasi tipo di pubblicazione". (Tut)
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