NICARAGUA

 
 

Nicaragua: liberati sette detenuti politici

Managua , 14 feb 2020 18:17 - (Agenzia Nova) - Il governo del Nicaragua ha scarcerato almeno sette prigionieri politici. Lo riferisce il quotidiano “La Prensa”, secondo cui tra le persone rilasciate ci sarebbe anche un ragazzo di 17 anni. Ieri la Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh) ha chiesto alle autorità del Nicaragua l’immediata liberazione dei prigionieri politici nel paese. “La Cidh chiede allo stato del Nicaragua di rispettare le libertà personali, il giusto processo, garantire l’integrità delle persone in custodia e liberare prontamente le persone arrestate senza fondamento”, ha scritto l’organismo sul suo account Twitter. La Cidh denuncia che “le detenzioni arbitrarie, la criminalizzazione con accuse sproporzionate e senza garanzie procedurali per gli oppositori” sono “una pratica di stato permanente” in Nicaragua. Nella sua ultima informativa, la Cidh denuncia che sono almeno 60 i detenuti politici presenti nelle carceri del Nicaragua dall'inizio della crisi politica nel paese.

I disordini sono scoppiati ad aprile 2018 con una serie di manifestazioni promosse contro una riforma delle pensioni ritenuta penalizzante per i contribuenti. Le proteste si sono presto trasformate in una più generica richiesta di cambio nella vita democratica del paese. Il governo sandinista ha ritirato il progetto di riforma ma le proteste sono continuate sfociando in ulteriori violenze. Le cifre accertate dalle Nazioni Unite riferiscono della morte di oltre 300 persone, circa 2000 feriti, l'apertura i oltre 7000 processi e l'arresto di centinaia di oppositori. Secondo quanto reso noto dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) sono oltre 70 mila i nicaraguensi fuggiti dal paese; la stragrande maggioranza di questi cerca rifugio in Costa Rica.

Lo scorso 31 luglio il governo di Managua ha notificato all'Organizzazione degli stati americani (Osa) la fine del dialogo con l'Alleanza civica, che racchiude varie anime dell'opposizione in Nicaragua. L'esecutivo ha inviato una missiva all'organismo panamericano, motivando la decisione con il ritiro dell'Alleanza civica dal tavolo dei negoziati. La decisione del governo di Managua è stata duramente criticata dalla comunità internazionale. Dando per concluso il dialogo con l'opposizione, avviato lo scorso febbraio, il governo del Nicaragua sta solo attirando su di sé maggiore pressione da parte della comunità internazionale, ha detto Kimberly Breier, sottosegretaria di stato Usa per gli affari dell'emisfero occidentale.

L'ultima riunione tra governo e opposizione risale al 16 maggio. Successivamente l'Alleanza civica ha deciso di sospendere la sua partecipazione ai negoziati fino a quando le autorità non avessero liberato tutti i prigionieri politici. Lo scorso marzo il governo si era infatti impegnato a liberare tutti i detenuti politici e garantire libertà e diritti a tutti i cittadini; promesse che, secondo l'opposizione, non sono state mantenute. (Mec)
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