TUNISIA

 
 

Tunisia: governo annuncia nuove misure economiche al Forum per gli investimenti 2017

Tunisi, 10 nov 2017 08:50 - (Agenzia Nova) - Il capo del governo tunisino, Youssef Chahed, ha annunciato nuove misure per la ripresa economica del paese nel suo discorso d'apertura del Forum per gli investimenti in Tunisia (Tif 2017). "La libertà di espressione e di stampa e l'indipendenza della magistratura sono le garanzie per ogni investitore", ha dichiarato il primo ministro, parlando agli investitori e agli operatori economici che hanno partecipato all'apertura della sesta edizione del Forum per gli investimenti in Tunisia. Chahed ha aggiunto che "la Tunisia è oggi un paese democratico e sicuro in cui l'investitore non teme nulla per la sua sicurezza e gli investimenti", indicando che "la transizione democratica ha pesato sull'economia perché la priorità è stata data all'aspetto politico e alla creazione delle istituzioni". L'obiettivo del governo di unità nazionale, ha detto Chahed, è ora quello di far uscire il paese dalla crisi finanziaria, nel contesto di una visione a medio termine e con l'introduzione di riforme che possano migliorare lo sviluppo, gli investimenti e con la lotta contro la corruzione. Il Forum riunisce in questi giorni in Tunisi investitori nazionali e stranieri e l'edizione del 2017 mira a promuovere le specificità della Tunisia come destinazione per gli investimenti stranieri rispetto ad altri paesi. Nei discorsi di apertura dell'evento è stato sottolineato come le risorse umane rappresentino un capitale importante in Tunisia. Un panel del forum sarà dedicato invece all'Africa come continente di opportunità e sviluppo.

Jalloul Ayed, presidente del Forum ed ex ministro delle Finanze, ha sottolineato il rinnovato sostegno alla Tunisia da parte delle istituzioni internazionali. "La Tunisia ha le condizioni e le qualità necessarie per avere successo", ha detto. Ayed ha aggiunto che questa nuova edizione del forum si distingue per la partecipazione di numerose figure di spicco ed esperti, aggiungendo che i workshop sono stati organizzati in base ai nuovi orientamenti del governo di unità nazionale e alle nuove priorità economiche adottate. "Gli investitori saranno in grado di interagire con i funzionari del governo e incontreranno anche dei partner nelle riunioni B2B", ha detto.

Sergei Guriev, capo degli affari economici presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), ha dichiarato che la Tunisia ha molti beni necessari per una transizione di successo, nel settore economico, del'istruzione, dell'integrazione delle donne e politico, ma "i problemi devono essere affrontati" perché rappresentano ostacoli a questa transizione. Secondo Guriev, occorre dare priorità al problema delle barriere amministrative che rallentano gli investimenti. Guriev ha detto inoltre che la debole crescita, l'importante ruolo svolto dalle istituzioni pubbliche e dalle banche a scapito del settore privato o le infrastrutture logistiche inadeguate siano tutti ostacoli che devono essere risolti. "Come per una banca, la crescita è la nostra priorità ovunque viviamo, quindi la crescita economica della Tunisia è fondamentale per la nostra crescita nella regione - ha affermato - anche se il sistema politico tunisino è attualmente un sistema democratico, non può sopravvivere se non esiste una crescita economica".

"La Tunisia ha capitale umano e giovani istruiti, e sarebbe una vergogna se queste risorse non fossero sfruttate correttamente", ha aggiunto Guriev. "Se i giovani laureati oggi non riescono a trovare lavoro nel loro paese e scoprono che i posti migliori sono all'estero, è abbastanza normale che abbandonino la Tunisia", ha continuato l'ex ministro, sottolineando che la Tunisia deve investire di più in infrastrutture energetiche e trasporti; investimenti che "lo Stato non può fornire da solo", a causa della mancanza di fondi. "È fondamentale stabilire partenariati con le imprese private per investire nelle infrastrutture", ha aggiunto, invitando anche a partenariati con il settore privato nel campo energie rinnovabili. "Nonostante tutti questi problemi, siamo convinti che la Tunisia avrà successo in questa transizione economica, come è accaduto in molti altri paesi europei", ha concluso Guriev.

Tony Verheijen, rappresentante della Banca mondiale nella regione Mnea, ha dichiarato che, anche se la transizione politica è ancora in corso, ci sono stati diversi cambiamenti che riflettono il desiderio di aprirsi al mercato globale. e ha inoltre accolto con favore i miglioramenti nel sistema giuridico rispetto alla pre-rivoluzione, che ritiene "più favorevole agli investitori e agli operatori economici". Tuttavia, il rappresentante della Banca mondiale ha fatto diverse raccomandazioni al governo, affermando che la transizione economica deve basarsi su cinque processi chiave: migliorare la legislazione sugli investimenti, migliorare le infrastrutture, dare maggiore importanza allo sviluppo delle Pmi, investire nei giovani attraverso incubatori di progetti, investire maggiormente nelle regioni interne e modernizzare l'istruzione.

I dieci pilastri della strategia del governo per promuovere gli investimenti sono: rimuovere gli ostacoli agli investimenti; migliorare il finanziamento delle piccole e medie imprese; predisporre un programma nazionale di sostegno alle esportazioni; elaborare un programma per lo sviluppo delle regioni attraverso il rafforzamento delle infrastrutture, un nuovo approccio per i grandi progetti, anche nell'ambito del partenariato pubblico-privato e un piano nazionale che riunisca i piani delle autostrade, delle zone industriali e dei poli tecnologici; guidare il programma "Tunis digital platform 2020"; lanciare il programma per lo sviluppo dell'energia solare; realizzare studi per il completamento del porto di Rades; attivare la carta bianca del debito del turismo e lanciare una nuova strategia per sostenere il settore; sostenere il meccanismo di spin-off nei progetti di grandi gruppi pubblici o privati; rafforzare e ristrutturare la rete di sostegno per gli imprenditori. (Tut)
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