Roma, 04 ott 2019 08:47 - (Agenzia Nova) - "E per mesi - aggiunge - l'Italia ne ha pagato le conseguenze. Diverso è un ragionamento sul breve medio periodo, che Italia viva propone a tutti gli alleati di governo e proporrà con maggiore chiarezza alla prossima Leopolda di metà ottobre. Noi vogliamo ritornare a crescere dopo la devastante fase negativa del governo populista. E per farlo pensiamo che la vera priorità sia sbloccare il pacchetto da 36 miliardi di euro di investimenti pubblici tenuto fermo dai lacci della burocrazia e dell'inconcludenza politica. Ma vogliamo e dobbiamo incidere anche sul piano della spesa individuando due grandi priorità sulle quali lavorare. La prima è la spesa per beni e servizi. Stupisce che non ne parli nessuno. Nel triennio del nostro governo, lo stanziamento per beni e servizi si è attestato tra i 134 e 136 miliardi di euro. Nei tre anni successivi la voce di spesa per beni e servizi schizza rispettivamente a 140,146,150 miliardi di euro". L'ex segretario del Pd rileva inoltre che "l'aumento della spesa per beni e servizi da quando noi abbiamo lasciato Palazzo Chigi è ingiustificabile anche alla luce dell'ottimo lavoro fatto dall'onorevole Gutgeld: perché nessuno si domanda come mai la spesa per beni e servizi sia cresciuta di quasi un punto percentuale di Pil? Se tornassimo a spendere per beni e servizi quello che spendevamo con il nostro governo avremmo magicamente servita sul piatto una cifra per il cuneo fiscale degna di questo nome. Non gli spiccioli proposti quest'anno". (segue) (Res)
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