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Speciale difesa: Iran, Trump annuncia nuove sanzioni contro Banca centrale iraniana

Washington, 23 set 2019 15:00 - (Agenzia Nova) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’imposizione di nuove sanzioni contro la Banca centrale iraniana, definendole le "più alte" mai imposte a un paese straniero da parte di Washington. "Abbiamo appena sanzionato la Banca nazionale iraniana", ha dichiarato Trump parlando ai giornalisti alla Casa Bianca. "Queste sono le sanzioni più alte mai imposte a un paese (straniero)", ha aggiunto. Nel colloquio con i giornalisti, il presidente Usa ha tuttavia precisato di non aver pianificato alcuna risposta militare contro l’Iran. “La cosa più semplice che potrei fare (è) eliminare 15 diverse cose importanti in Iran", ha dichiarato Trump. “Potrei farlo proprio di fronte a voi… E avreste una bella storia da raccontare", ha dichiarato il presidente statunitense, osservando che la forza si misura anche attraverso scelte ponderate, che implicano "moderazione". Le sanzioni seguono gli attacchi avvenuti lo scorso 14 settembre conrtro le infrastrutture petrolifere nell'Arabia Saudita, rivendicate dai ribelli sciiti filo-iraniani Houthi. Secondo il ministero della Difesa saudita almeno 25 tra droni e missili da crociera sono stati utilizzati negli attacchi. In una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi in Arabia Saudita, il portavoce della coalizione a guida saudita impegnata nella guerra in Yemen, Turki al Maliki, ha dichiarato che i droni utilizzati nell’incursione sono stati almeno 18 e tutti diretti contro gli impianti di Abqaiq. I missili da crociera impiegati sono stati sette, quattro hanno colpito il giacimento di Khurais, mentre tre sono precipitati nel deserto. Missili e droni erano tutti di fabbricazione iraniana. Al Maliki ha osservato che gli obiettivi erano fuori dal raggio d’azione dei missili balistici e dei droni utilizzati dai ribelli yemeniti Houthi, che hanno rivendicato l’attacco. Per Al Maliki, inoltre, anche la traiettoria per colpire i siti non corrisponde alla rivendicazione fatta dai ribelli yemeniti. Infatti i vettori avrebbero colpito da nord e non dal territorio yemenita, a sud. L’alto ufficiale saudita ha inoltre precisato che il raid sarebbe in continuazione con i precedenti attacchi condotti contro il territorio saudita, in particolare quelli del 14 maggio contro le località di Afif e Dawadmi. (Res)
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