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America Latina: Bolsonaro assume presidenza pro-tempore Mercosur, focus su modernizzazione e apertura commerciale

Buenos Aires, 17 lug 2019 20:40 - (Agenzia Nova) - Modernizzazione le normative e ulteriore apertura a nuovi accordi di libero scambio. Questi i punti principali dell'agenda che porterà avanti il Brasile nell'ambito della presidenza pro-tempore del Mercato comune del Sud secondo quanto ha dichiarato oggi il presidente Jair Bolsonaro nel corso del 54esimo vertice dei capi di stato del blocco a Santa Fé. "Approfitto di questa occasione per affermare l'impegno del mio governo per la modernizzazione del blocco, per farne uno strumento di inserimento nel commercio mondiale senza una caratterizzazione ideologica", ha dichiarato Bolsonaro, secondo il quale l'accordo di libero scambio siglato con l'Unione europea "è il risultato di questo nuovo orientamento" già intrapreso con la precedente presidenza del governo argentino di Mauricio Macri. "Aspiriamo ad una ulteriore apertura commerciale e alla revisione delle Tariffe esterne comuni (Tec)" ha quindi aggiunto il presidente brasiliano, in riferimento alla flessibilizzazione dell'attuale schema di tariffe in vigore per tutti i paesi membri nei confronti dei prodotti extra-Mercosur. A questo proposito Bolsonaro ha parlato della sua intenzione di includere le automobili e lo zucchero nella lista dei prodotti soggetti a Tec.

Prima di Bolsonaro il portavoce della presidenza Otavio Rego Barros aveva dichiarato che "nel caso del Brasile, quello che intendiamo fare è, partendo dal buon accordo firmato con l'Unione Europea, aprire il mercato del Mercosur ad altri grandi paesi o blocchi come Stati Uniti, Canada, Corea e tanti altri". Sull'agenda dei possibili interlocutori del Mercosur anche la Cina, sulla quale tuttavia, come ha detto martedì il ministro degli Esteri argentino Jorge Faurie, esiste comunque un dibattito. "Alcuni paesi puntano a tenere un maggior dialogo con la Cina, altri con gli Stati Uniti, dobbiamo prendere una decisione in merito", ha detto il ministro. Sempre in materia di apertura del blocco sono già in fase avanzata i negoziati per accordi di libero scambio anche con l'Associazione europea di libero scambio (Efta) composta da Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein, e con il Canada.

In agenda inoltre, ha dichiarato oggi il segretario per le Relazioni economiche dell'Argentina e principale negoziatore per Buenos Aires dell'accordo con l'Ue, Horacio Reyser, l'inizio di un tavolo negoziale anche con l'Alleanza del Pacifico (Ap), area integrata da Cile, Perù, Colombia e Messico. "Tra gli otto paesi che integrano i due blocchi commerciali abbiamo convergenze politiche e strategiche, una comunità di valori molto potente e per questo abbiamo definito una tabella di avvicinamento". Al centro degli interessi dei paesi del Mercosur soprattutto il mercato messicano, composto da 130 milioni di consumatori, e "dove i nostri prodotti agroalimentari non entrano liberamente come vorremmo", ha detto Reyser.

Sulla stessa linea di Reyser si è espresso anche il ministro degli Esteri argentino, Jorge Faurie, secondo il quale l'accordo tra Mercosur e Ue facilita la possibilità di un'intesa con l'Alleanza del Pacifico. "Tra i paesi dei due blocchi ci sono accordi bilaterali con l'Europa, è arrivato il momento di unire queste sinergie e iniziare a dare dinamismo al negoziato con l'Alleanza del Pacifico", ha aggiunto il ministro Faurie. La proposta è in linea con l'agenda messa in campo dal Brasile, paese che assume la presidenza del blocco nel vertice dei capi di stato che si tiene oggi a Santa Fé, in Argentina.

I vertici del Mercosur convergono inoltre sulla necessità di rendere più flessibili i meccanismi di funzionamento del blocco. In questo senso si è parlato di eliminare il diritto di veto sugli accordi bilaterali che i singoli membri siglano con paesi terzi. In materia di annunci è stato confermato inoltre l'accordo raggiunto tra i paesi membri che renderà il servizio di roaming libero e gratuito all'interno del blocco. Altri temi affrontati in materia di comunicazione sono la creazione di una Agenda digitale del Mercosur, l'integrazione e il coordinamento normativo del mercato postale per lo sviluppo del commercio, un protocollo comune dei servizi di frontiera, e l'adozione di una posizione comune in vista della prossima Conferenza mondiale sulle Radiocomunicazioni e il congresso dell'Unione postale universale.

I membri del Mercosur hanno inoltre raggiunto un accordo anche in materia di cooperazione consolare che permetterà ai cittadini di ricorrere - nelle emergenze - ai servizi offerti dalle rappresentanze diplomatiche di un altro paese del blocco nel caso in cui sia assente il proprio consolato di appartenenza. L'intesa, che pure sarà annunciata nel contesto del summit regionale, dovrà essere approvata dai parlamenti di ciascuno stato prima che possa entrare in vigore. L'Argentina dispone di rappresentanze consolari in 168 paesi. Il Brasile, secondo il sito del ministero degli Esteri, conta su "una delle più grandi reti consolari del mondo" con rappresentanze in 145 paesi. Il Paraguay, di contro, elenca solo 41 ambasciate nel mondo.

Il vertice di Santa Fé farà anche da sfondo al passaggio di consegne per la presidenza di turno del blocco, che verrà assunta dal Brasile. Lo scorso venerdì 12 luglio, il ministero degli Esteri brasiliano ha presentato il programma d'azione per la sua presidenza. Nel documento si parla tra le altre cose di semplificare il meccanismo della macchina burocratica dell'organizzazione che attualmente conta su oltre 200 enti, consigli e commissioni. "Una pletora di organismi i cui costi elevati mettono sotto pressione i bilanci degli stati membri, Brasile, Paraguay, Argentina e Uruguay", si legge. In questo senso la presidenza pro tempore brasiliana promuoverà "un'analisi sul funzionamento e l'utilità di ciascun organo" per poter "disporre l'eventuale estinzione".

Il Brasile inoltre lavorerà per ridurre le Tariffe esterne comuni (Tec), che sono applicate nella commercializzazione dei prodotti tra i membri del blocco. Le Tec sono state create all'atto della fondazione del Mercosur per proteggere l'industria di ciascun paese ed evitare il monopolio delle produzioni. Tuttavia, secondo l'attuale governo brasiliano, "le tariffe comuni hanno contribuito a restringere i commerci tra paesi membri piuttosto che facilitarli", e "attualmente sono controproducenti nell'ambito del commercio mondiale".

Il vertice segue la firma dell'accordo di libero scambio con l'Unione europea, arrivata nella serata del 28 giugno, nelle ore in cui al vertice G20 di Osaka (Giappone) la scena era occupata dalle tensioni sul protezionismo commerciale. La corsa finale delle trattative si è tenuta a Bruxelles, alla presenza dei ministri degli Esteri dei quattro paesi sudamericani e di una delegazione di alto livello dell'Ue: il vicepresidente Jyrki Katainen, la commissario al Commercio, Cecilia Malstrom e quello all'Agricoltura, Phil Hogan. Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha parlato di "momento storico" che apre le porte al "più grande accordo commerciale mai concluso dall'Ue". Parole analoghe sono state spese dai principali leader sudamericani, a partire dai presidenti di Argentina e Brasile, Macri e Jair Bolsonaro.

I due blocchi avevano iniziato le trattative nel 1999, sulla base di una intesa di massima siglata quattro anni prima. Colloqui rotti nel 2004 per posizioni negoziali e di contesto politico ritenute all'epoca "inconciliabili". Il vertice dei capi di stato e di governo di Ue e Mercosur tenuto a Madrid nel 2010 scongelava la trattativa, che sarebbe ripresa formalmente nel 2016. Da allora, con alterne fortune, si sono intensificati i round negoziali per arrivare a un accordo, incagliato soprattutto sui pacchetti relativi al commercio delle automobili, dei latticini e dei contratti di servizio pubblico. Il potenziale commerciale tra le due regioni - che mettono insieme circa 770 milioni di consumatori - viene stimato a partire dagli scambi registrati nel 2018, pari a un valore di 88 miliardi di euro.

In termini economici, si legge nel documento licenziato a Bruxelles, l'accordo eliminerà la maggior parte delle tariffe sulle esportazioni dell'Ue verso il Mercosur, rendendo le imprese europee più competitive e facendo risparmiare loro quattro miliardi di euro di dazi all'anno. "Il nuovo quadro commerciale consoliderà un partenariato politico ed economico strategico e creerà significative opportunità di crescita sostenibile da entrambe le parti, rispettando l'ambiente e preservando gli interessi dei consumatori dell'Ue e dei settori economici sensibili", si legge nella nota.

Nell'intesa è compreso anche un capitolo relativo alla lotta contro il cambiamento climatico - in linea con quanto stabilito dall'Accordo di Parigi - e impegni sullo sviluppo sostenibile che vanno dalla conservazione dei boschi al rispetto dei diritti del lavoro. I paesi del Mercosur metteranno in campo garanzie legali per proteggere dalle imitazioni 357 prodotti alimentari europei con denominazione di origine protetta. La versione finale sarà quindi sottoposta agli Stati membri e al parlamento Ue per l'approvazione. (Abu)

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Maria Elena Boschi
Presidente del Gruppo di Italia Viva alla Camera
21 luglio 2021


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