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Imprese: convegno Animp-Uami, sostenibilità paradigma cambiamento processi e cultura aziendale

Genova, 20 giu 2019 19:13 - (Agenzia Nova) - La sostenibilità come paradigma di cambiamento dei processi e della cultura aziendale in un mondo in costante mutamento dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. È quanto emerso dalla prima giornata di lavori del 46mo Convegno nazionale Animp-Uami “Sostenibilità: da vincolo a priorità strategica” che si tiene oggi e domani a Genova. Ai lavori hanno preso parte tra gli altri l’amministratore delegato di Saipem, Stefano Cao, il presidente di Anas, Andrea Gemme, e l’Ad di Anasaldo Energia, Giuseppe Zampini, che sono intervenuti alla sessione dal titolo “Sostenibilità come opportunità di business per la filiera impiantistica italiana”. Nel suo intervento l’amministratore delegato Cao ha dichiarato che la sostenibilità rappresenta un cambio di paradigma del business ovvero “ridefinire i processi, la cultura delle aziende con l’obiettivo di accompagnare, soprattutto le industrie in cui opera la Saipem, verso quella transizione energetica che in realtà è già cominciata”.

Per Cao si parla molto di sostenibilità, ma vi è ancora “molta strada da fare”. Infatti, per l’Ad di Saipem occorre evitare “quel modo di dire anglossassone di green washing, ovvero darsi una ripiutturata verde per poi continuare a fare business in maniera tradizionale”. Cao ha osservato: “Saipem si è assolutamente riorganizzata ma occorre essere abbastanza onesti da dire che per quanto riguarda la cultura ancora c’è da fare e credo che nel mio ruolo sia essenziale portare avanti questo forte cambiamento culturale”. L’Ad di Saipem ha osservato che i settori con le migliori opportunità sono rappresentati dal passaggio verso le nuove energie, sottolineando tuttavia la necessità di “individuare chi sarà il traghettatore”. Saipem “ha identificato il gas, credo che sia il corretto traghettatore verso le energie nuove”, ha dichiarato Cao, ricordando che di recente l’azienda ha firmato in Mozambico il più importante contratto della sua storia (6 miliardi di dollari) per la costruzione di un impianto di liquefazione del gas, la cui decisione finale di investimento propedeutica per l’avvio dei lavori è stata firmata lo scorso 18 giugno. “Ora dobbiamo sviluppare quella che è un’opera gigantesca in quello che è un paese nuovo alle infrastrutture energetiche”, ha aggiunto. Infine per Cao aziende come la Saipem devono divenire una parte attiva nell’ambito della sostenibilità e dal punto di vista direzionale “fare da traino a tutto il sistema paese”.

Da parte sua Gemme ha sottolineato che il piano di Anas per la sostenibilità è fare una prevenzione globale sul territorio, quindi intervenire soprattutto con la tecnologia che esiste all’interno dell’azienda. “Ana - ha dichiarato Gemme - gestisce 30mila chilometri di strade e autostrade che hanno, soprattutto per le strade di rientro, una situazione drammatica dal punto di vista delle manutenzione. Il tema principale è prevenire piuttosto che combattere i problemi. Il nostro piano è fare una prevenzione globale sul territorio, quindi intervenire sul territorio soprattutto con la tecnologia che esiste all’interno dell’azienda”. Per il presidente di Anas la “tecnologia” è un grande valore per l’azienda, consentendo di “salvare l’ambiente e il territorio dando un contributo alla sostenibilità”.

Gemme ha ricordato che Anas ha un piano di 30 miliardi di euro in cinque anni per rilanciare le infrastrutture del paese, osservando tuttavia che vi è una serie di vincoli che rendono difficoltosa l’attivazione dei vari progetti. “L’Italia è un paese eccezionale” per capacità di imprese e risorse, ma il problema per Gemme è come gestire e spendere tali risorse stanziate. Sempre per quanto riguarda la sostenibilità, Gemme ha citato la grande opportunità rappresentata dalle strade intelligenti (Smart road), a cui Anas sta lavorando: “Noi dovremo dare al paese una rete stradale efficiente e aperta a nuove sfide tecnologiche con una alimentazione elettrica e sistemi per la guida assistita. L’implementazione delle strade intelligenti è un’opportunità. Lo sviluppo sostenibile del paese passa attraverso le strade intelligenti”.

Secondo l’amministratore delegato di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, il paese ha “le carte in regola per rispondere alla sfida della sostenibilità”, ma in questi anni si è perso molto tempo: “Oggi scopriamo la sostenibilità come elemento di opportunità, ma occorre dire che abbiamo perso molto tempo”. Facendo riferimento all’esperienza di Ansaldo Energia, Zampini ha sottolineato che per rispondere a questa sfida l’azienda sta puntando sulla digitalizzazione e i servizi e, oltre all’impiantistica, offre la manutenzione degli impianti e il loro costante monitoraggio con nuove tecnologie. "Oggi la nostra impiantistica si è evoluta nell’offrire qualcosa di più che è quello che ci contraddistingue sempre rispetto alla sola costruzione”, ha sottolineato l'Ad di Ansaldo Energia. (Sic)
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