DIFESA

 
 

Difesa: ministro Esteri turco, sistema S-400 non rappresenta una minaccia per caccia F-35

Ankara, 19 apr 2019 16:23 - (Agenzia Nova) - Il sistema di difesa antimissile di fabbricazione russa S-400, recentemente acquistato dalla Turchia, non rappresenta una minaccia per il caccia F-35. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, in una conferenza stampa. "Non siamo stati in grado di ricevere tali sistemi dai nostri alleati per 10 anni e ora riceviamo l'S-400 dalla Russia. Gli Stati Uniti affermano che l'S-400 aumenterà la vulnerabilità degli aerei F-35. Noi non siamo di questa opinione, ma lasciamo che gli esperti esprimano il loro parere. Abbiamo proposto di creare una commissione congiunta, ma finora non abbiamo ricevuto risposta dagli Stati Uniti", ha dichiarato il ministro turco. Cavusoglu ha garantito che le batterie di S-400 saranno totalmente sotto il controllo di Ankara. "Ci sono sistemi S-400 in Siria e gli aerei da guerra statunitensi hanno volato decine di volte in questa regione. I velivoli Nato volano in Norvegia (gli S-400 sono collocati vicino al confine con la Russia) e nessuno si preoccupa di questo. I nostri alleati della Nato devono capire che abbiamo bisogno di sistemi di difesa aerea con molta urgenza, e se non li riceviamo dai nostri alleati, allora dobbiamo reperirli dove possiamo", ha aggiunto il ministro turco.

La Turchia è uno dei paesi che partecipano al programma internazionale F-35, caccia di quinta generazione con tecnologia stealth che andrà a sostituire gran parte dei velivoli attualmente in dotazione alle aviazioni di molti paesi Nato. L’acquisto da parte della Turchia del sistema antimissile russo S-400 ha spinto gli Stati Uniti a valutare il possibile fermo della consegna dei caccia ad Ankara, adducendo rischi per la sicurezza del velivolo e per l’intera Alleanza atlantica. Lo scorso 16 aprile il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, si è recato in visita a Washington alla testa di una delegazione di funzionari militari per discutere l’argomento con il segretario alla Difesa Usa, Patrick Shanahan. Parlando ai media turchi di ritorno dal suo viaggio, Akar ha dichiarato di aver avuto un colloquio "molto costruttivo" con il segretario Shanahan, precisando che le loro opinioni si sono avvicinate su determinati argomenti. Il ministro turco ha inoltre aggiunto che Ankara si aspetta che gli otto paesi partner del progetto di sviluppo del caccia F-35 adempiano alle loro responsabilità.

La scorsa settimana il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha dichiarato che Washington ha avvertito Ankara sul rischio di porre sanzioni a seguito dell’acquisto dei sistemi S-400 in base alla legge nota come Countering America's Adversaries Through Sanctions Act (Caasta) approvata nel 2017 e applicata contro Iran, Corea del Nord e Russia. La Turchia ha proposto agli Stati Uniti l’istituzione di un comitato tecnico sotto l'egida della Nato per determinare se gli S-400 mettono in pericolo i caccia di quinta generazione F-35 come sostenuto da Washington e attualmente è in attesa di una risposta da parte di Washington.

Intanto secondo la stampa turca, Ankara starebbe valutando l’ipotesi di inviare “temporaneamente” il sistema di difesa missilistico S-400, appena acquistato dalla Russia, in un paese terzo quale Azerbaigian o Qatar. L’acquisto degli S-400 è stato duramente criticato negli ultimi mesi dagli Stati Uniti, che ritengono la presenza delle batterie del sistema russo incompatibile con quella dei sistemi d’arma della Nato e, in particolare, con quella dei caccia multiruolo F-35, la cui consegna alla Turchia rischia di essere congelata. In un articolo sul quotidiano filogovernativo “Sabah”, il giornalista Okan Muderrisoglu ha dichiarato che “sarebbe incredibilmente ottimistico attendersi una soluzione che non preveda il dispiegamento degli S-400 in aree nelle quali non porranno rischi per gli F-35”. Lo scorso mese il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che la consegna degli S-400 è prevista entro il prossimo mese di luglio. (Tua)

"In questi anni ho potuto constatare la professionalità di Nova e ho avuto modo di incontrare di persona i tanti giornalisti, giovani e motivatissimi"

Lorenzo Guerini
Ministro della Difesa
22 luglio 2021


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