Skopje, 20 apr 2019 18:50 - (Agenzia Nova) - Le elezioni presidenziali di domani nella Macedonia del Nord segnano uno snodo fondamentale per il futuro del paese balcanico. Da una parte il candidato “unitario” dei principali partiti governativi, Stevo Pendarovski, ex coordinatore nazionale dell’adesione Nato e difensore dell’azione "riformista" dell’esecutivo macedone sintetizzata dallo “storico” accordo di Prespa sul nuovo nome del paese e dai progressi nel percorso di integrazione euro-atlantico. Dall’altra, la candidata dell’opposizione di centro-destra, Gordana Siljanovska, che dà voce invece ai sentimenti conservatori del popolo macedone, auspicando di rinegoziare un altro accordo sul nome che tuteli maggiormente “l’identità nazionale” e puntando a organizzare quanto prima elezioni parlamentari per cambiare il governo. Il premier socialdemocratico Zoran Zaev ha "messo la faccia" su queste presidenziali e sulla candidatura di Pendarovski accettando la possibilità di elezioni anticipate in caso di una vittoria dell’opposizione dell’Organizzazione rivoluzionaria interna-Partito democratico per l’unità nazionale. (segue) (Mas)
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