SPECIALE DIFESA

 
 

Speciale difesa: Somalia, governo federale respinge mediazione Senato in crisi politica, “rappresenta interessi degli Stati regionali”

Mogadiscio, 22 ott 2018 16:15 - (Agenzia Nova) - Il governo federale somalo ha respinto l’appello degli Stati regionali che chiedevano una mediazione del Senato nella crisi istituzionale che interesse il paese da diverse settimane. In un comunicato diffuso dal ministro dell’Interno di Mogadiscio, il governo ribadisce che le porte del presidente Mohamed Abdullahi “Farmajo” restano aperte ma esclude l’ipotesi di coinvolgere il Senato nella mediazione tra governo federale e Stati regionali, dal momento che “rappresenta gli interessi degli Stati regionali”. “L’invito del presidente resta valido e il governo federale è pronto ad ascoltare le richieste dei leader regionali per risolvere la disputa”, si legge nella dichiarazione, che esclude anche l’ipotesi di coinvolgere potenze straniere nella mediazione della disputa poiché “il tempo delle interferenze straniere nelle dispute interne è finito”. All’inizio di ottobre il Senato somalo ha designato l’ex presidente dello Stato semi-autonomo del Puntland, Abdirahman Farole, come mediatore della crisi che da settimane vede contrapposte le amministrazioni degli Stati regionali e il governo federale di Mogadiscio. Farole, stando a quanto riportato dal sito d’informazione “Garowe Online”, sarà a capo di un comitato di mediazione incaricato di mediare nella crisi, innescata dopo che lo scorso 8 settembre i leader regionali riuniti a Chisimaio, nell’Oltegiuba, hanno annunciato la rottura delle relazioni con Mogadiscio. Nelle scorse settimane il Senato somalo ha invitato le amministrazioni degli Stati regionali ad attenuare i toni nei confronti del governo federale e ha chiesto alle autorità regionali di revocare le mozioni per avere la possibilità di mediare nella crisi, che altrimenti rischia di minare il processo di stabilizzazione del paese destinato a culminare con le prime elezioni generali a suffragio universale nel 2020. Gli Stati regionali accusano in particolare il governo federale di interferire nelle questioni locali e di aver fallito nel processo di attuazione dell’architettura della sicurezza nel paese, in particolare nella lotta contro il gruppo jihadista al Shabaab. Nel 2017 gli Stati regionali somali hanno formato un Consiglio di cooperazione interstatale (Cic) con l’obiettivo di rivendicare l’autonomia dalle autorità federali di Mogadiscio. Finora solo le autorità dello Stato di Hirshabelle hanno raggiunto un accordo per il ripristino delle relazioni con Mogadiscio. (Res)
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