SPECIALE INFRASTRUTTURE

 
 

Speciale infrastrutture: India, Modi inaugura il primo aeroporto del Sikkim e il centesimo del paese

Nuova Delhi, 24 set 2018 17:00 - (Agenzia Nova) - Il primo ministro dell’India, Narendra Modi, ha inaugurato oggi l’aeroporto di Pakyong, il primo dello Stato del Sikkim e il centesimo del paese. Lo scalo è stato aperto a nove anni dalla posa della prima pietra, nel 2009. Il primo volo, della compagnia aerea a basso costo SpiceJet, decollerà il 4 ottobre, con destinazione Calcutta. L’infrastruttura si trova a 33 chilometri dalla capitale statale, Gangtok, e a circa 60 chilometri dal confine con la Cina; è considerata di importanza strategica per il settore turistico dello Stato himalayano, che finora ha utilizzato come scalo più vicino quello di Bagdogra, nel Bengala Occidentale, a 125 chilometri di strada montuosa da Gangtok. Il nuovo aeroporto è stato costruito su un terreno inospitale a quasi 1.400 metri di altitudine. Il progetto è stato approvato nel 2008 e la realizzazione è costata più di sei miliardi di rupie (71,4 milioni di euro).

Nel discorso pronunciato nella cerimonia inaugurale, il premier Modi ha affermato che questo è il secolo dell’India e rilanciato uno degli slogan del suo governo, “Insieme a tutti, sviluppo per tutti”, ricordando i progressi compiuti negli ultimi anni negli Stati del Nord-est. Il capo del governo di Nuova Delhi ha poi parlato del potenziamento della rete infrastrutturale, con la costruzione di nove aeroporti all’anno in media nell’ultimo quadriennio. Infine, il leader dell’esecutivo ha sottolineato lo sforzo di procedere nello sviluppo preservando l’ambiente. Solo due giorni fa Modi ha inaugurato un altro aeroporto, nello Stato dell’Orissa, a Jharsuguda, dedicato Veer Surendra Sai, capo tribale e combattente per libertà dall’impero britannico.

Gli ultimi aeroporti inaugurati rientrano in un più ampio piano di espansione della rete aeroportuale indiana, per far fronte alla domanda del mercato dell’aviazione civile domestico, primo al mondo per tasso di crescita: l’anno scorso il numero complessivo dei passeggeri è stato di oltre 139 milioni, con un aumento del 17 per cento rispetto al 2016, e quelli nazionali hanno rappresentato più dell’80 per cento del totale. Nuova Delhi intende portare il numero degli aeroporti nazionali a 150 o 200 entro il 2035, quando secondo le stime il traffico dei passeggeri dovrebbe raggiungere il miliardo di unità annue. Nei prossimi dodici mesi, come ha dichiarato ha dichiarato il sottosegretario per l’Aviazione civile, Jayant Sinha, l’obiettivo è superare quota 130. Il costo dell’intera operazione è stimato in oltre 60 miliardi di dollari e il governo sta cercando di incentivare gli investimenti privati.

Il Sikkim, situato nel nord-est dell’India tra le montagne dell’Himalaya, è incuneato tra il Nepal, la regione autonoma cinese del Tibet e il Bhutan. È stato istituito nel 1975, con capitale Gangtok, dopo essere stato un protettorato dall’indipendenza indiana del 1947 e dopo la fine della monarchia, erede del regno fondato dalla dinastia Namgyal nel XVII secolo. È lo Stato meno popoloso del paese (circa 600 mila abitanti) e il secondo più piccolo dopo Goa. Ha undici lingue ufficiali: nepalese, sikkimese, lepcha, tamang, limbu, newari, rai, gurung, magar, sunwar e inglese. Le religioni predominanti sono l’induismo e il buddismo Vajrayana. È caratterizzato da una grande biodiversità, con climi che vanno dall’alpino al subtropicale. Il 35 per cento della sua superficie è coperta dal Parco nazionale di Khangchendzonga, che prende il nome dal monte Kangchenjunga, il terzo del mondo con i suoi 8.586 metri. L’economia si basa sull’agricoltura (in particolare sulla produzione di cardamomo) e sul turismo. (Inn)
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