Roma, 19 mar 2017 11:30 - (Agenzia Nova) - Petrov ricorda poi la sua recente visita in Bosnia Erzegovina, lo scorso 7 e 8 febbraio, dove ha avuto “colloqui costruttivi con i più alti funzionari dello stato". “Posso dire che la Bosnia ed Erzegovina è uno stato per il quale è necessario trovare la soluzione adeguata oppure il modello che porterà alla reale parità tra i tre popoli costitutivi, popoli che hanno attraversato una grave guerra e che cercano il modus per un futuro comune nel paese comune“, sostiene Petrov, aggiungendo: “Il sistema politico nella Bosnia Erzegovina non consente la parità dei tre popoli ed è causa dell'instabilità nel paese, insieme a determinati fattori esterni molto forti. L'accordo di Dayton era un'accordo applicabile al tempo in cui è stato firmato per porre fine alla guerra. La modifica della legge elettorale è fondamentale e rappresenta il primo necessario passo per garantire il principio istituzionale della reale parità tra i tre popoli e tra tutti i cittadini“. Petrov si è inoltre detto "preoccupato" per l'emigrazione dei croati dalla Bosnia, con il loro numero “notevolmente ridotto dalla guerra fino a oggi, mentre il ritorno dei profughi alle proprie case incontra numerosi ostacoli“. “La Bosnia Erzegovina è una delle chiavi della stabilità di quest'area dell'Europa sudorientale, ma anche dell'intera Europa“, conclude il presidente del parlamento croato. (segue) (Pav)
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