Washington, 26 mag 2018 00:55 - (Agenzia Nova) - In assenza di una legislazione federale sul controllo delle armi dopo le ormai numerose stragi nelle scuole, alcune banche degli Stati Uniti hanno preso in mano la situazione decidendo di chiudere i rubinetti del credito ai commercianti di armi. Ne dà notizia il quotidiano "New York Times". Una situazione che i parlamentari repubblicani intendono risolvere facendo pressioni sulle Authority del paese. I Repubblicani temono che gli istituti di credito (hanno finora aderito Citigroup, Bank of America e BlackRock) stanno facendo "dell’attivismo sociale", oltre che discriminare una categoria di clienti. La questione sta creando una spaccatura tra il partito e il settore del credito, tra i suoi principali finanziatori. Tra le decisioni assunte da alcune banche, la riduzione delle carte di credito, dei servizi bancari e delle linee di credito ai commercianti di armi che non osservano le regole che si sono date le banche stesse sui limiti d’età per gli acquisti e sulle verifiche di precedenti penali e dello stato di salute mentale degli acquirenti. Inoltre hanno congelato le attività che vendono caricatori ad alta capacità e calci basculanti che trasformano un’arma semiautomatica in una simile a quelle militari per velocità e potenza. La principale lobby delle armi statunitense, la National Rifle Association (Nra) accusa i banchieri di violare i diritti costituzionali. (Res)
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