Tripoli, 29 lug 2017 09:59 - (Agenzia Nova) - Il governo transitorio libico, non riconosciuto dalla Comunità internazionale, con sede ad al Baida, nell’est della Libia, ha emanato un decreto che prevede lo sblocco dei fondi e dei beni personali di 300 libici, tra cui la moglie e i figli del defunto colonnello libico Muammar Gheddafi. Secondo quanto riporta il giornale arabo “al Sharq al Awsat”, è stata quindi abrogata una norma adottata nel 2012 dall’allora Consiglio nazionale transitorio libico, di sottoporre a custodia giudiziaria i fondi di 300 persone legati al passato regime. Il decreto è stato firmato dal premier di Baida, Abdullah al Thinni. Sulla vicenda è intervenuto il suo ministro della Giustizia, Munir Asr, il quale ha affermato che “il provvedimento riguarda anche la moglie e i figli di Gheddafi ed è stato presso su pressioni che ci sono giunte che ci hanno convinto che la legge in questione era incostituzionale in quanto i provvedimenti di legge non possono essere ad personam”. (segue) (Res)
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