SPECIALE DIFESA

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Speciale difesa: Usa, l'amministrazione Trump rilancia le relazioni con l'Egitto

New York, 04 apr 2017 15:15 - (Agenzia Nova) - Sin dalla sua ascesa al potere con un golpe militare, nel 2013, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha scontato un inflessibile ostracismo da parte di Washington. Il presidente Usa Donald Trump ha ricomposto la frattura diplomatica con il leader del più popoloso Stato arabo al mondo ieri, riservando ad al Sisi una calorosa accoglienza alla Casa Bianca e ufficializzando così un brusco riassestamento delle relazioni bilaterali dai diritti umani alla cooperazione sul fronte della sicurezza. Trump ha elogiato il suo omologo egiziano per l'intera giornata di ieri, riconoscendogli di aver fatto "un lavoro fantastico in una situazione molto difficile". "Concordiamo su moltissime cose", ha aggiunto il presidente Usa durante le foto di rito all'Ufficio ovale, rassicurando il suo ospite che l'Egitto "ha un alleato e un amico sincero negli Stati Uniti e in me". Al Sisi ha ricambiato esprimendo apprezzamento per la "personalità unica" del presidente Usa, ed elogiandolo per i suoi sforzi tesi a contrastare quella che al Sisi ha definito "una malvagia ideologia votata a terrorizzare persone innocenti". L'Egitto, ha detto al Sisi sarà sempre "un forte alleato" nella lotta al terrorismo. La visita del presidente egiziano a Washington - la prima dalla sua ascesa al potere - contribuisce in maniera determinante alla sua legittimità internazionale.

I quotidiani Usa concordano dunque che per al Sisi quella di ieri è una indiscutibile vittoria; è troppo presto, invece, affermare altrettanto per Washington. Come afferma Eric Trager, esperto di relazioni con l'Egitto presso il Washington Institute, "l'incognita fondamentale, d'ora innanzi, è se Trump riuscirà a tradurre l'entusiastico abbraccio ad al Sisi in una cooperazione migliore e più profonda con l'Egitto". Al lungo incontro tra Trump e Sisi hanno preso parte anche il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, e quello della Difesa, Jim Mattis, oltre al capo della strategia Steve Bannon ed altri importanti funzionari della Casa Bianca. Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spier, non è entrato nei dettagli della conversazione tra i due capi di Stato, limitandosi ad affermare che Trump e al Sisi hanno intrattenuto un "dialogo franco in merito alle aree di cooperazione e preoccupazione comune". Il colloquio, sottolineano fonti citate dal "Wall Street Jounrnal", ha riguardato anche la questione israelo-palestinese: Washington guarda all'Egitto come ad un partner fondamentale per il rilancio del processo di pace mediorientale. L'Egitto è rimasto in questi anni uno dei principali beneficiari dell'assistenza militare e degli aiuti esteri statunitensi, che ammontano a circa 1,5 miliardi di dollari l'anno. La bozza di bilancio federale presentata al Congresso dalla Casa Bianca non include alcuna garanzia scritta in merito alla prosecuzione degli aiuti all'Egitto o a qualunque altro paese, fatta eccezione per Israele. (Res)
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