Ankara, 23 feb 2018 15:15 - (Agenzia Nova) - La Turchia ha dispiegato ieri più di 150 agenti del dipartimento Operazioni speciali della polizia (Poh) ad Afrin in Siria settentrionale. Nella regione, dal 20 gennaio scorso, le Forze armate turche stanno conducendo l’operazione “Ramo d’ulivo” contro i curdi delle Unità di protezione del popolo (Ypg). Con gli agenti del Poh sono state inviate ad Afrin numerose guardie di villaggio volontarie. “Se Dio vuole, compirete il vostro dovere e tornerete sani e salvi”, ha affermato il comandante del Poh, Selami Turker, rivolgendosi ai 150 agenti che da Ankara sono partiti per la Siria settentrionale. Con i reparti di Ankara sono stati schierati ad Afrin due squadre del Poh (ciascuna di 22 agenti) provenienti dalla provincia di Hatay, al confine tra Turchia e Siria. Secondo quanto riferisce il quotidiano turco “Hurriyet”, altri agenti del Poh sono partiti dalle provincie sud-orientali di Bingol, Batman and Siirt. Vi sono poi 25 agenti dalla provincia centrale di Sivas, 23 da Antalya e 40 da Smirne. A più di 280 agenti del Poh si uniscono squadre speciali della gendarmeria delle provincie di Adiyaman, Smirne e Kocaeli, schierate nelle città e nei villaggi al confine tra Turchia e Siria per prendere parte a “operazioni in teatro urbano”.
Oltre al Poh e ai reparti della gendarmeria, la Turchia ha inviato ad Afrin anche guardie di villaggio volontarie, provenienti dalla provincia sud-orientale di Dyarbakir: 36 dal distretto di Kulp e 28 da quello di Ergani. Alcune delle guardie di villaggio sono di etnia curda. Rivolgendosi ai volontari prima della loro partenza per il fronte, il presidente della confederazione delle guardie di villaggio, Ziya Sozen, ha dichiarato: “Unendosi alle operazioni, guardie di villaggio di origine curda modificheranno la percezione” che vuole “Ramo d’ulivo” condotta “contro i curdi”. (Tua)
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