SPECIALE INFRASTRUTTURE

 
 

Speciale infrastrutture: "Le Figaro", cantieri Stx: riemerge l'idea di una "Airbus navale"

Parigi, 31 lug 2017 18:15 - (Agenzia Nova) - Atteso a pié fermo in Italia domani martedì 1 agosto, il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, intende mettere sul tavolo una proposta ambiziosa: l'alleanza tra i cantieri Stx France di Saint Nazaire e Fincantieri nel civile (navi da crociera), ma anche nel settore navale della difesa. Lo riferisce il quotidiano francese "Le Figaro", secondo cui il governo di Parigi pensa così di far sbollire l'ira degli italiani per la clamorosa decisione di nazionalizzare temporaneamente Stx France dopo il mancato accordo sulla composizione dell'azionariato dei cantieri di Saint Nazaire: Le Maire ha presentato questa proposta come "un gesto di apertura da parte del presidente" francese Emmanuel Macron in un'intervista televisiva al "Journal du Dimanche" sulla rete "Europe 1": l'idea sarebbe in sostanza di "esaminare" la possibilità che Francia ed Italia uniscano le forze nel settore della costruzione di unità navali militari di superficie (fregate e portaerei) per edificare un "grande campione dell'industria navale europea". Un tale scenario, scrive il "Figaro", permetterebbe alla Francia di prendere due piccioni con una fava: proteggere i propri interessi strategici nei cantieri di Saint Nazaire, gli unici nel paese in grado di realizzare i grandi scafi delle portaerei; ed offrire all'Europa un embrione di polo navale civile e militare franco-italiano a cui, sull'esempio di Airbus nell'aeronautica, in futuro si potrebbero aggiungere altri grandi paesi europei. Pietra angolare di un tale progetto è la società statale francese Naval Group (ex Dcns) proprietaria dei cantieri navali militari di Brest, Cherbourg e Toulon; condizione essenziale, secondo il governo di Parigi, è che Naval Group entri nel capitale di Stx France su un piede di parità con i soci italiani di Fincantieri. L'idea però non è nuova, ricorda il "Figaro"; e sebbene tutti in Europa si rendano conto dello svantaggio rappresentato, di fronte ai giganti anglo-sassoni del settore, dalla frammentazione delle imprese europee costrette a farsi una guerra fratricida per accaparrarsi le briciole delle grandi commesse internazionali, nessun paese finora è stato disposto a rinunciare al controllo dei propri cantieri navali. (Sit)
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