Bucarest, 05 mar 2017 09:00 - (Agenzia Nova) - L'economista, Dragos Cabat sostiene a sua volta che "abbiamo voluto e vogliamo essere nel primo gruppo di questa nuova Europa, ma non abbiamo l'euro e nemmeno la geografia ci aiuta questa volta. Resteremmo nel secondo gruppo, con tutte le conseguenze che ne derivano. Quando l'Unione era comune, non importa quanto piccolo eri, contavi comunque", ha commentato Cabat. Cinque sono le proposte su cui si fonda il progetto di Juncker, ma l'idea di forza è la realizzazione del concetto di "Europa a due velocità", vale a dire la divisione in due gruppi di paesi membri. "L'ambizione di essere parte del nocciolo duro dell'Unione - come sostenuto dal presidente della Romania, Klaus Iohannis e dai principali partiti romeni - non è una cattiva idea. Il grosso ostacolo è che, tra l'ambizione dichiarata e la nostra reale capacità di arrivare lì, c'è un abisso", ha commentato l'ex ministro degli Esteri e attuale presidente di Aspen Romania, Mircea Geoana. (segue) (Rob)
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