Teheran, 02 mar 2016 18:00 - (Agenzia Nova) - In questo senso il rafforzamento dei riformisti in parlamento rispetto ai conservatori potrebbe velocizzare l’iter di approvazione dei nuovi contratti. In questi mesi uno degli scontri più accesi fra conservatori e riformisti ha riguardato proprio la nuova tipologia contrattuale da applicare alle aziende straniere interessate ad entrare nel mercato energetico iraniano. Ad oggi le leggi iraniane vietano la proprietà straniera delle risorse naturali del paese, norme che dal 1979 fino al periodo sanzionatorio hanno costretto le compagnie straniere a sottoscrivere contratti particolarmente sconvenienti e di breve periodo. Dopo la firma dell’accordo sul nucleare iraniano, nel luglio 2015, le autorità hanno comunicato a grandi linee la struttura dei nuovi contratti che permetterebbero maggiore flessibilità nel recupero dei costi e un durata più estesa, circa 20 anni, per il coinvolgimento nello sviluppo dei pozzi petroliferi e giacimenti di gas. (segue) (Irt)
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