Ankara, 25 lug 2015 10:20 - (Agenzia Nova) - Dopo mesi di ambigui comportamenti nei confronti dei terroristi islamici, accuse di sostegno armato e finanziario a milizie “amiche” in territorio siriano, rifiuti continui di entrare nella coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti contro lo Stato islamico, anche Ankara sembra entrata a pieno titolo all’interno della lotta contro il terrorismo. Alla base di questo cambio di rotta vi sono gli attacchi avvenuti il 23 luglio nell’area di Kilis a pochi chilometri del confine siriano dove un’incursione dei guerriglieri dello Stato islamico ha colpito un posto di blocco dell’esercito uccidendo un sottoufficiale. Secondo gli analisti, quanto accaduto è stato un evento chiave per dare il via ad una operazione in territorio siriano già pianificata da tempo. Infatti l’attacco è giunto a pochi giorni dal devastante attentato nella provincia a maggioranza curda di Suruc, a pochi chilometri dalla città siriana di Kobani, simbolo della resistenza del Kurdistan siriano nei confronti dell’Is, e dopo una serie di attacchi contro le forze di sicurezza rivendicati dal Partito curdo dei lavoratori (Pkk). (segue) (Tua)
© Agenzia Nova - Riproduzione riservata