LIBIA

 
 

Libia: governo non riconosciuto della Cirenaica mette al bando aziende italiane

Tripoli, 16 ago 2017 19:13 - (Agenzia Nova) - Il ministero dell'Economia del governo transitorio libico, non riconosciuto dalla Comunità internazionale, con sede ad al Baida, nell’est della Libia, ha emanato una risoluzione per impedire alle società italiane di lavorare o di creare imprese congiunte italo-libiche sul suo territorio. Il ministro Munir Asar ha spiegato all'agenzia di stampa "Lana" fedele al suo governo che la risoluzione numero 37 del 14 agosto è stata presa a causa “dell’aperta ostilità dell'Italia verso il popolo libico". Secondo Asar, “gli amici che ci hanno sostenuto durante la crisi hanno maggiori diritti di stabilire un partenariato economico con noi”, dato che “la tecnologia non è monopolio degli italiani". Gran parte della regione storica della Cirenaica, che si estende nella Libia orientale, è amministrata da un governo detto "transitorio", non riconosciuto al livello internazionale, con sede proprio ad al Baida, a metà strada fra le città di Bengasi e Tobruk, guidato dall’ex premier Abdullah al Thinni. L’esecutivo “ribelle” è fedele al comandante Khalifa Haftar, nominato “feldmaresciallo” dalla Camera dei rappresentanti di Tobruk, il parlamento libico nato nel 2014 e che da allora si riunisce nell’est del paese. (Lit)
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