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Speciale difesa: Nagorno-Karabakh, ministeri Esteri e Difesa azeri, Armenia rappresenta "seria minaccia" nella regione

Baku, 27 lug 2017 15:30 - (Agenzia Nova) - L’Armenia rappresenta una seria minaccia per la pace e la sicurezza nella regione del Caucaso. È quanto si legge in una Dichiarazione congiunta del ministero degli Affari esteri e della Difesa dell’Azerbaigian in riferimento all’intensificazione delle violazioni del cessate il fuoco che, secondo le autorità di Baku, le forze armate armene starebbe compiendo nelle ultime settimane lungo la linea di contatto e il confine fra i due paesi. “Oltre alle postazioni delle forze armate dell'Azebaigian vengono prese di mira anche la popolazione civile” in quello che viene definita una strategia “intenzionale e sistematica”. Lo scorso 25 luglio le forze armate armene avrebbero utilizzato dei droni da combattimento e delle granate rudimentali piene di materiale esplosivo e oggetti metallici contro alcune postazioni militari azere.

Il giorno precedente le forze armate azere avevano colpito delle postazioni militari armene, stando a quanto riferito dal ministero della Difesa di Baku, per prevenire nuovi atti di sabotaggio. Secondo quanto comunicato dal dicastero azero, dal distretto di Qazakh e di Tovuz sono stati sparati alcuni colpi di mortaio per impedire che le forze armene compissero nuovi attacchi contro la popolazione civile azerbaigiana. La nota del ministero è stata pubblicata come risposta ad alcune notizie apparse sui media armeni secondo cui le forze armate dell’Azerbaigian stavano bombardando villaggi armeni situati nei pressi del confine. "Notizie simili, diffuse dalle autorità armene, hanno lo scopo di giustificare le provocazioni commesse dall'Armenia nei confronti dei civili azeri nei villaggi di confine", si legge nella nota del ministero, secondo cui per prevenire questi atti le forze armate hanno adottato delle contromisure immediate sopprimendo le attività della controparte armena.

Il recente avvenuto l’11 luglio fra i ministri degli Esteri di Armenia Edward Nalbandian e Azerbaigian Elmar Mammadyarov a Bruxelles, su iniziativa dei co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce (Francia, Russia e Stati Uniti), si è incentrato sull’avanzamento del processo negoziale volto a risolvere il conflitto nel Nagorno-Karabakh. Nalbandian ha sottolineato l'importanza di stabilizzare la situazione lungo la linea di contatto e ha in questo senso sottolineato la necessità di attuare gli accordi raggiunti durante i Vertici di Vienna e San Pietroburgo. Mammadyarov, dal canto suo, ha ribadito che l’Azerbaigian sostiene il proseguimento dei negoziati. I co-presidenti hanno chiesto ai ministri di trasmettere ai presidenti dei due paesi la loro proposta di organizzare un vertice entro la fine di quest'anno. È stato inoltre raggiunto un accordo per convocare la prossima riunione tra i ministri degli Esteri a settembre a New York ai margini dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

La situazione nella regione ha subito una nuova fase di deterioramento nella prima settimana del mese corrente. Venerdì 7 luglio il ministero della Difesa azero ha riferito che, per prevenire nuovi atti di sabotaggio da parte delle Forze armate armene, sono state colpite delle postazioni militari e vendicare la morte dei civili uccisi lo scorso 4 luglio nel villaggio di Alkhanli, situato nel distretto azero di Fuzuli: in questa data, secondo Baku, le forze armate dell'Armenia hanno colpito il villaggio in questione usando dei mortai da 82 e 120 mm e lanciagranate pesanti. Come risultato di questa provocazione dell'Armenia, sono stati uccisi i residenti del villaggio Guliyeva Sakhiba Idris gizi (nata nel 1967) e Guliyeva Zakhra Elnur gizi (nata nel 2015). Guliyeva Servinaz Iltifat gizi (nata nel 1965). (Res)
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