Roma, 11 lug 2017 18:00 - (Agenzia Nova) - Rafforzare la cooperazione tra i paesi dei Balcani occidentali nei settori dell’economia e dei trasporti, rimarcando fermamente la prospettiva di integrazione della regione nell’Unione europea. Questo l’obiettivo fondamentale del Vertice di Trieste sui Balcani occidentali, organizzato per il 12 luglio nell’ambito della presidenza italiana del processo di Berlino. Domani alle ore 18 il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, aprirà questo importante appuntamento con una conferenza stampa presso la prefettura di Trieste, prima della cena di lavoro con gli omologhi dei paesi coinvolti nell’iniziativa. Mercoledì il Vertice dei capi di Stato e di governo, la ministeriale Esteri, quella dei ministri dei Trasporti e il Business forum con i ministri dello Sviluppo regionale.
Quello che si apre nei prossimi giorni a Trieste è il quarto Vertice nell’ambito del processo di Berlino, l’iniziativa intergovernativa lanciata nel 2014 dal cancelliere tedesco Angela Merkel per favorire una maggiore integrazione tra i paesi dei Balcani occidentali. Parte del processo sono sei paesi dell’Unione europea (Italia, Germania, Francia, Austria, Croazia e Slovenia) e sei dei Balcani Occidentali (Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Albania). Tanti i leader politici presenti nella città italiana. Prenderanno parte al Vertice infatti i sei capi del governo dei Western Balkan Six, i sei paesi coinvolti in prima linea nell’iniziativa volta a favorire la loro integrazione nell’Ue: la serba Ana Brnabic, il kosovaro Isa Mustafa, il montenegrino Dusko Markovic, l’albanese Edi Rama, il bosniaco Denis Zvizdic e il macedone Zoran Zaev. Oltre a loro, a rappresentare i sei paesi dell’Ue parte dell'iniziativa, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere austriaco Christian Kern, il premier croato Andrej Plenkovic e quello sloveno Miro Cerar. L'Unione europea sarà rappresentata dall’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini, dal commissario all’Allargamento Johannes Hahn, e dal commissario ai Trasporti Violeta Bulc.
Il Vertice di Trieste ruoterà intorno a quattro appuntamenti fondamentali: l'incontro fra capi di Stato o di governo nel palazzo della prefettura; il summit dei ministri dello Sviluppo economico, che sarà aperto dal ministro Alfano e dal commissario Hahn e chiuso dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda; il summit dei ministri dei Trasporti, alla presenza il Commissario europeo ai Trasporti Violeta Bulc. L’aspetto del rafforzamento delle connessioni infrastrutturali tra i paesi della regione è uno dei punti centrali del Vertice 2017, dove è attesa anche la firma del trattato istitutivo della Comunità regionale dei trasporti. Altro accordo atteso è quello sulla creazione di un’area regionale di libero scambio per rafforzare l’interscambio commerciale tra i paesi dei Balcani. Inoltre dovrebbe essere istituito un Segretariato per la cooperazione tra le Camere di commercio dei Balcani occidentali e una serie di accordi per progetti dal valore complessivo di oltre 200 milioni di euro.
Proprio i temi economici avranno un rilievo particolare nei lavori del summit, con un’attenzione particolare su ampliamento della rete infrastrutturale balcanica e collegamento con quella europea; energia; sviluppo delle piccole e medie imprese; innovazione e mercato comune. Altri eventi organizzati nel quadro del Vertice di Trieste sono il Western Balkans Youth Forum, che si svolgerà presso l’Università di Trieste in occasione del trentennale dell’avvio del programma Erasmus; un summit dell'anticorruzione, alla presenza del presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone; infine, un forum della società civile, con al centro i temi dell'energia, del clima, dello sviluppo e del settore dell’informazione. Oltre ai temi della cooperazione economica, altra questione oggetto di attenzione sarà quella della cooperazione sui temi dell’immigrazione, sicurezza, lotta al terrorismo e alla radicalizzazione.
Tanti sono gli argomenti di confronto ma di certo non andranno in secondo piano gli aspetti legati alla riconciliazione regionale e ai rapporti politici tra i paesi dei Balcani. Da questo punto di vista, il Vertice rappresenta anche un’occasione di confronto su alcune delle più delicate questioni, come i rapporti tra Kosovo e Serbia e la situazione politica e inter-etnica nella Fyrom e in Bosnia Erzegovina. Ma anche la disputa sui confini tra Slovenia e Croazia potrebbe essere un tema sollevato nella conferenza, dopo le recenti tensioni legate all’attuazione della sentenza del 29 giugno da parte della Corte permanente internazionale di arbitrato dell’Aja. "Non possiamo parlare di una regione dei Balcani occidentali stabile se due paesi membri dell'Unione europea, Slovenia e Croazia, hanno una questione così importante ancora irrisolta", ha dichiarato ieri, in un’intervista al quotidiano “Vecer”, il ministro degli Esteri sloveno Karl Erjavec, richiedendo che il Vertice di Trieste si occupi della questione. A Trieste sarà presente anche il ministro degli Esteri croato Marija Pejcinovic Buric, mentre la riunione di domani sarà anche la prima occasione di confronto tra i premier Cerar e Plenkovic dopo la discussa sentenza dello scorso 29 giugno.
Altro punto in sospeso sembra essere quello dell'adesione di tutti i paesi dei Balcani occidentali alla Comunità regionale dei trasporti. L’incognita sembra emergere da quanto avvenuto nell’ultima riunione del Consiglio dei ministri della Bosnia Erzegovina, che ha bocciato oggi l'adesione del paese a tale ente regionale. Secondo quanto riferisce il sito di informazione "Klix", l'adesione è stata ostacolata dai ministri che rappresentano la Repubblica Srpska, l'entità serba del paese. La Bosnia dovrebbe pertanto essere l'unico paese balcanico i cui rappresentanti non firmeranno l'adesione alla Comunità dei trasporti nel corso del Summit sui Balcani occidentali. Da valutare, inoltre, quale sarà la sede prescelta per ospitare la sede della Comunità dei trasporti. La candidatura è stata avanzata dalla Serbia, il cui ministro degli Esteri Ivica Dacic ha definito tale scelta come "un passo logico", perché già da oltre 10 anni opera con successo a Belgrado l'Osservatorio dei trasporti per l'Europa sud-orientale, il quale dovrà trasformarsi ora nella futura Comunità dei trasporti. Anche il premier macedone Zaev ha proposto Skopje per ospitare la sede di questo nuovo ente, mentre il ministro degli Esteri sloveno ha candidato Lubiana quale alternativa nel caso non si trovi un accordo tra i paesi della regione.
Per quanto riguarda la creazione dell’area di libero scambio regionale sembra che sia stato raggiunto un compromesso, dopo che l’iniziativa era stata bocciata nei mesi scorsi da Albania, Kosovo e Montenegro. La proposta era stata lanciata a marzo dall’allora premier (ora presidente )serbo Aleksandar Vucic e sostenuta dal commissario Ue Hahn. Ma Tirana, Pristina e Podgorica si erano opposti in quanto hanno considerato il progetto iniziale come un piano di Belgrado per dominare sui mercati regionali ricreando di fatto una nuova ex Jugoslavia tramite l’espansione dell’influenza russa nei Balcani. Alcuni punti poco chiari nell’iniziativa sembrano essere stati superati e anche dall’Albania sembra arrivare una maggiore apertura verso l’iniziativa. Il ministro degli Esteri di Tirana Ditimir Bushati, in un’intervista prima del Vertice, ha definito la creazione di un'area di libero scambio nei Balcani e la firma del trattato sulla creazione della comunità dei trasporti quali due aspetti fondamentali della cooperazione nei Balcani. “Credo che l'Ue sia ancora più decisa per quanto riguarda la realizzazione dei progetti che abbiamo concordato, in modo che la gente possa toccare con mano un cambiamento reale", ha affermato il ministro degli Esteri albanese. (Res)
© Agenzia Nova - Riproduzione riservata
"Agenzia Nova è un originale punto di vista nel racconto dei fatti e degli eventi, sempre però saldamente ancorati a valori fondamentali per la stampa"
Carlo Calenda
Leader di Azione
19 luglio 2021