SPECIALE ENERGIA

 
 

Speciale energia: Albania, interscambio commerciale, lieve crescita a marzo, ancora male le esportazioni

Tirana, 03 mag 2016 14:00 - (Agenzia Nova) - L'interscambio commerciale dell'Albania su base annua è cresciuto nel mese di marzo per il secondo mese consecutivo nel 2016. Secondo i dati pubblicati dall'Istituto delle statistiche albanese (Instat), il volume commerciale è ammontato a circa 65,8 miliardi di lek, ossia 474,8 milioni di euro, circa 14,5 milioni di euro in più rispetto al mese di marzo del 2015. Paragonato invece con lo scorso febbraio 2016, la crescita è più significativa, circa 45 milioni di euro in più. Ad incidere sulla crescita dell'interscambio, ancora una volta, decide il buon andamento delle importazioni, mentre le esportazioni invece continuano a soffrire, registrando un nuovo calo su base annua. Di conseguenza il disavanzo commerciale è cresciuto del 22 per cento rispetto al marzo del 2015 e del 12 per cento rispetto al precedente mese di febbraio. Le esportazioni albanesi nel marzo 2016 ammontarono a 19,3 miliardi di lek (circa 139,5 milioni di euro), pari a 12,8 per cento in meno rispetto al marzo del 2015, ma in crescita del 9,9 per cento, rispetto al mese di febbraio 2015. Secondo l'Instat, il calo sarebbe dovuto alla contrazione del gruppo "Minerali, combustibili ed energia elettrica", che ha contribuito negativamente con -10,6 punti percentuali. Sulle esportazioni albanesi continua infatti a pesare il calo dei prezzi di petrolio e dei minerali sui mercati internazionali. Sulla contrazione delle esportazioni un contributo negativo ha avuto anche il gruppo "Materiali edili e metalli", -8,4 punti percentuali. Positivo invece l'andamento del gruppo "Tessile e calzature", con un contributo di +6,8 punti percentuali e del gruppo "Alimentari, bevande e tabacco", +1,2 punti percentuali. Le importazioni invece, ammontate a 46,481 miliardi di lek (335,4 milioni di euro) hanno registrato nel marzo 2016, un incremento del 4,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre rispetto al febbraio 2016, l'aumento e' stato ancor più forte, salendo del 11,1 per cento. Ad incidere sul continuo incremento degli acquisti all'estero, secondo i dati dell'Instat, e' stato il settore "Tessili e calzature", le cui acquisti importazioni hanno contribuito di +2,0 punti percentuali, seguito dal gruppo "Materiali edili e metalli", +1,4 punti percentuali e dal gruppo "Prodotti chimici e di plastica", +1,2 punti percentuali. Negativo invece il contributo del settore "Macchinari, attrezzature e pezzi di ricambi", -0,7 punti percentuali ed anche quello del gruppo "Minerali, combustibili ed energia elettrica", -0,6 punti percentuali. (Alt)
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