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Speciale energia: Weber (Ppe) scrive a Canete, raddoppio Nord Stream in contrasto con gli obiettivi di politica Ue

Bruxelles, 03 mag 2016 14:00 - (Agenzia Nova) - Il raddoppio del gasdotto Nord Stream, che collegherebbe la Germania al gas russo attraverso il Mar Baltico, "è in contraddizione con gli obiettivi della politica estera ed energetica dell’Ue". È quanto si legge nella lettera inviata dal presidente del Partito popolare europeo (Ppe), Manfred Weber, al Commissario Ue per l’Azione per il clima e l’energia Miguel Arias Canete. “Come presidente del Ppe – scrive Weber – vorrei sottolineare la necessità di riconoscere l’incompatibilità del progetto con gli obiettivi di diversificazione delle rotte di transito per l’importazione di energia e per le fonti di rifornimento energetico.” Secondo Weber “il raddoppio del Nord Stream condurrebbe a un aumento significativo della dipendenza dalla Russia per la fornitura di gas”. L’Ue – aggiunge Weber – “rischia di creare conseguenze negative per la fornitura di gas in Europa centrale e orientale, compresa l'Ucraina”. Questo nonostante l’annuncio da parte di Gazprom di interrompere l'erogazione del gas attraverso l’Ucraina una volta ultimato il raddoppio di Nord Stream. “Per queste ragioni riteniamo che il progetto non solo dovrebbe essere escluso dal sostegno finanziario dell’Unione europea, ma che debba al contempo essere applicato il pieno rispetto integrale e incondizionato degli obiettivi dell’Unione dell’energia e con la normativa comunitaria”, osserva Weber. Nella lettera si legge anche che “non è chiaro in che misura la Commissione Ue stia lavorando insieme alle compagnie energetiche europee verso la realizzazione del corridoio meridionale del gas, un progetto di comune interesse, che ha un potenziale significativo per l’importazione di gas da fornitori alternativi”.

Ieri a Bruxelles un portavoce Ue, Jakub Adamowicz, ha confermato che la Commissione Ue ha ricevuto la lettera aggiungendo che “il raddoppio del Nord Stream non può avvenire in una situazione di vuoto normativo”. Adamowicz ha ricordato che la posizione sul raddoppio di Nord Stream è stata espressa diverse volte, sia da Sefcovic (vicepresidente Commissione) che da Canete (Commissario per l’Azione per il clima e l’energia), i quali hanno sottolineato "le preoccupazioni della Commissione per quanto riguarda l’impatto del progetto rispetto alla strategia Ue per la diversificazione delle fonti e sul futuro del transito ucraino”. Per quanto riguarda gli "aspetti legali", Sefcovic ha espresso di recente la sua posizione in Parlamento Ue, ha ricordato Adamowicz. “Se costruito – questa in sostanza la posizione di Sefcovic – il raddoppio di Nord Stream deve essere pienamente in linea, come tutti gli altri progetti infrastrutturali, con le norme comunitarie, incluse quelle sull’energia e sull’ambiente”. La costruzione di Nord Stream II non può dunque avvenire nel “vuoto legale”. Questo vuol dire anche che "non potrà operare solo in accordo con la legislazione della Federazione russa". (Beb)
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