Bruxelles, 03 mag 2016 14:30 - (Agenzia Nova) - La Federazione russa è in una fase di recessione prolungata a causa dell'effetto combinato del calo del prezzo del petrolio, delle sanzioni economiche e delle difficoltà strutturali. È quanto si legge nelle previsioni finanziarie di primavera della Commissione Ue, secondo cui il cammino verso la ripresa della Russia "è impostato per essere estremamente lento e graduale nel contesto di un processo di aggiustamento reso difficile dal basso prezzo del petrolio e dal prolungamento delle sanzioni". Secondo la Commissione Ue quindi l'economia dovrebbe contrarsi ulteriormente nel 2016, prima del verificarsi di una crescita molto debole nel 2017. La Commissione Ue ricorda che l'economia russa è entrata in recessione nel 2015 soprattutto a ragione dell'eccessivo affidamento di Mosca nei confronti del petrolifero e del gas. La contrazione del Prodotto interno lordo (Pil), che nel 2015 è stato del 3,7 per cento, secondo Bruxelles proseguirà sia pur in modo più lieve nel 2016 (meno 1,6 per cento) fino a incontrare una leggera ripresa nel 2017 (più 0,5 per cento) dovuta alla graduale distensione delle tensioni geopolitiche. Nel 2017 torneranno a crescere anche i consumi privati (più 0,2 per cento), dopo il tracollo del 2015 (meno 10 per cento) e il trend negativo del 2016 (meno 1,9 per cento). Male anche gli investimenti. Continua anche nel 2016 infatti l'andamento negativo degli investimenti, su cui continueranno a pesare la scarsa fiducia e le sanzioni economiche. In aumento anche il tasso di disoccupazione, che passa dal 5,6 per cento del 2015, al 6,1 per cento del 2016 e al 6,4 per cento del 2017. Secondo la Commissione infine il deficit pubblico, aumentato a causa del calo dei ricavi legati al crollo del prezzo del petrolio, è destinato a cresce anche nel 2016. (Beb)
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