Pristina, 27 mar 2015 14:39 - (Agenzia Nova) - Il rapporto attribuisce un ruolo di primaria importanza agli “attori internazionali che scelsero di guardare con gli occhi bendati i crimini di guerra dell’Uck”. Pesanti responsabilità vengono inoltre attribuite alle missioni della Nato e dell’Onu in Kosovo, rispettivamente Kfor e Unmik, definite “incapaci di gestire l’attuazione della legge, il flusso dei rifugiati e il controllo delle frontiere dopo i bombardamenti della Nato nel 1999”. Le fazioni dell’Uck e le frange “che avevano il controllo di aree distinte del Kosovo (villaggi, tratti di strada, a volte anche singoli edifici), sono state in grado di eseguire imprese criminali organizzate”, conclude Marty. (Kop)
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