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Egitto: il Cairo riapre il caso dell’Airbus russo precipitato in Sinai, ma il Cremilino conferma ipotesi attentato (2)

Il Cairo, 14 dic 2015 17:36 - (Agenzia Nova) - Lo scorso 16 novembre, il direttore del Servizio di sicurezza federale russo, Alexander Bortnikov, aveva dichiarato che erano state rinvenute "tracce di esplosivi di fabbricazione straniera" tra i rottami dell’aereo. "Secondo i nostri esperti, un ordigno rudimentale con una carica esplosiva equivalente a un chilogrammo di tritolo era stata piazzata bordo, il che spiega il motivo per cui i frammenti del velivolo si siano sparsi su una vasta area. Possiamo dire con certezza che questo è stato un atto terroristico", aveva detto Bortnikov. Questa versione, tuttavia, non è mai stata accettata dalle autorità egiziane. Alle indagini partecipano i rappresentanti della Russia, della Francia (dove è stato progettato l’aereo) e dell’Irlanda (dove ha sede la società che aveva concesso il velivolo in leasing alla compagnia russa). Pochi giorni dopo l'incidente, le agenzie d’intelligence di Regno Unito e Stati Uniti hanno definito "altamente probabile" l’ipotesi di una bomba a bordo. (segue) (Res)
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