SPECIALE DIFESA

 
 

Speciale difesa: senatore Latorre, costruire rapporto con industria proficuo per giungere ad azione di sistema

Roma, 05 giu 2015 15:15 - (Agenzia Nova) - L’Italia deve costruire un rapporto fra difesa e industria proficuo e conduca ad un’azione di sistema. Lo ha detto il presidente della Commissione difesa del Senato, Nicola Latorre, intervenendo all’incontro “Forze armate e innovazione tecnologica nel programma Forza Nec: ritorno al futuro”, organizzato ieri a Roma dall’Istituto affari internazionali. Per il senatore la politica e il paese sono consapevoli che i cambiamenti in corso non rendono più delegabile la questione della sicurezza, anche se per un lungo periodo la questione si è gestita delegando a terzi. “Ciascun paese deve essere sia fruitore che costruttore”, ha detto Latorre, sottolineando che la politica si sta confrontando con questo cambiamento in atto, come dimostrato dai comportamenti legislativi, fino alla scelta del Libro Bianco, che per il senatore rappresenta “un punto di svolta”. “Noi – ha aggiunto - noi stiamo lavorando con una rotta in modo da razionalizzare il sistema difesa, per adeguarlo a questo paradigma”, partendo proprio dalla concezione di piani pluriennali senza esporre il comparto ad intemperie politiche o strumentali.

Per quanto riguarda il Libro bianco sulla difesa e le sfide che i cambiamenti geopolitici e tecnologici impongono al settore, il presidente Latorre ha notato che “oggi occorre fare i conti con una enorme difficoltà sul piano europeo”, condizione purtroppo paradossale visto che nel momento in cui vi è più bisogno di Europa l’Unione attraversa un periodo drammatico, caratterizzata anche nel campo difensivo da una competizione “senza esclusione di colpi”. Per Latorre l’impegno della politica è quello di “non mollare su questi terreni, sia per quanto riguarda l’Europa che rispetto alle minacce e i rischi che le nostre realtà stanno affrontando. “Fino a poco tempo fa – ha notato il senatore – l’Italia era da sola nella valutazione di considerare il Mediterraneo come un nodo cruciale per la Difesa dell’Europa”, sottolineando che al momento una delle condizioni per spingere sul terreno della difesa europea è quella di condividere alcune valutazioni di politica estera e minacce con gli altri partner. In merito a questo cambio di paradigma l’Italia deve adeguare il suo strumento militare, senza trascurare l'impellenza delle esigenze. In questo senso per Latorre il programma “Forza Nec”, ovvero la capacità di interconnessione di diversi elementi delle forze armate in un’unica rete, diventa fondamentale, “ma insieme dobbiamo capirne i punti critici, sui quali agire per evitare che questo progetto divenga solo oggetto di convegni, piuttosto che un qualcosa di operativo”.

Rispetto all’interoperabilità fra politica, forze armate e industria, la politica deve fare maggiori passi avanti, ha sottolineato Latorre che ha garantito come “l'atteggiamento del governo sia quello di guardare con attenzione e positività a queste sfide”. Secondo il presidente della Commissione difesa, grazie al Libro bianco i vari attori del settore possono mettere ordine nel comparto, ma occorrono comunque degli elementi di certezza per far crescere questa consapevolezza, anche da un punto di vista di opinione pubblica, al fine di neutralizzare “il tentativo di chi ritiene che la spesa militare sia uno spreco, anzitutto per le sue esigenze di sviluppo”. “Al contrario tale industria è quella che ci offre le maggiori opportunità di innovazione e di crescita e vi è assoluta necessità di quelle certezze su questo tema”, ha detto il senatore. Infine Latorre ha ricordato che l’Italia in questo momento ha l’esigenza di muoversi come sistema paese facendo un salto di qualità e ciò è un cambio di paradigma che impone a governo e istituzioni di sostenere l’azione industria in modo diverso da come fatto in passato. “Questo atteggiamento – ha precisato - potrebbe far vincere all’Italia qualche battaglia in più, in virtù del nostro sistema competitivo, ma che senza sostegno politico e istituzionale non può continuare ad essere tale”. (Sic)
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