SPECIALE DIFESA

 
 

Speciale difesa: capo Stato maggiore esercito, assicurare capacità operative che sicurezza paese impone

Roma, 05 giu 2015 15:30 - (Agenzia Nova) - Assicurare capacità operative che la difesa del paese impone, con una revisione dei programmi di tutte le imprese, il soldato del futuro deve divenire prima o poi il soldato del presente. Lo ha detto il capo di Stato maggiore dell’esercito italiano, generale Danilo Errico, intervenendo all’incontro “Forze armate e innovazione tecnologica nel programma Forza Nec: ritorno al futuro”, organizzato a Roma dall’Istituto affari internazionali. Secondo il generale Errico, il quadro attuale impone alle Forze armate di gestire programmi eccessivamente lunghi, che devono scontrarsi con la deperibilità dei materiali e la sostituzione di impianti obsoleti la necessità di avere nuovi mezzi e sistemi che abbiano requisiti operativi. Il capo di Stato maggiore dell’esercito, ha precisato come la trasformazione forze armate derivi da uno studio di fattibilità e da un programma che si è concluso nel 2007, con l’obiettivo di costituire tre brigate medie terrestri, una forza di terra anfibia, e supporti tattici caratterizzati da nuovi requisiti tecnologi. Il generale ha sottolineato che dopo circa 16 anni si è ancora alla fase di sperimentazione. Nel quadro operativo, il capo di Stato maggiore, ha rivelato che la prima brigata completamente digitalizzata sarà pronta non prima del 2021, ma l’esercito ha necessità di almeno quattro brigate. Errico ha sottolineato che in questo contesto è necessario un nuovo approccio, già in parte in atto, che vede la scelta di inviare in produzione ciò che si ritiene già maturo per essere operativo, al fine di ridurre tempi e costi. Il nuovo dialogo con l’industria nazionale della difesa ha permesso in questo quadro di attuare sperimentazioni sul campo, che offrono la possibilità di verificare gli aspetti tecnici. Nel quadro dell’implementazione del programma “Forza Nec”, tale procedura consentirà, secondo Errico, di definire la configurazione ideale dei nuovi sistemi, senza impedire di apportare innovazioni.

Il generale ha rivelato che il programma "Forza Nec" ha subito un’isteresi relativa a misure di metodo superate grazie a sistemi e piattaforme disponibili. “Degli 800 milioni di euro finanziamento – ha precisato - abbiamo raggiunto il 65 per cento degli obiettivi”, sottolineando che ora è possibile procedere al passo successivo che implica un processo di integrazione interforze, anche a livello internazionale. “Ciò dimostra la possibilità di raggiungere obiettivi alla pari dei grandi paesi europei, sfruttando le sinergie fra esercito e industria della difesa”. Tuttavia per Errico “tali ragionamenti non hanno senso senza finanziamenti di medio e lungo termine”. “In questo senso – ha affermato - ci viene incontro anche il Libro bianco sulla difesa, in particolare nel punto in cui si concentra sulla stabilizzazione delle risorse”. Il generale si è soffermato sulla necessità di un ammodernamento che riguarda l'esercito nel suo complesso, che sarà l’esito dell’attività sperimentazione in corso. Rispetto ai tagli di bilancio Errico ha precisato che tutti devono fare la loro parte, Forze armate comprese: “Se vi è da ridurre la spesa tutti devono farsi carico anche l'esercito, e i programmi che rappresentavano fino ad oggi il nostro sogno, devono essere necessariamente rivisti”. (Sic)
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