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Speciale difesa: Egitto-Israele, Stato del Sinai rivendica lancio razzi contro città di Eilat

Il Cairo, 10 feb 2017 15:30 - (Agenzia Nova) - Il gruppo terroristico Stato del Sinai (gruppo affiliato allo Stato islamico) ha rivendicato il lancio di razzi contro la città israeliana di Eilat nel sud del paese. Lo riferiscono i media egiziani, secondo cui il messaggio di rivendicazione è stato pubblicato su alcuni profili del social network Twitter riconducibili al gruppo terroristico. “Grazie alla forza di Allah un gruppo di nostri insorti è riuscito a lanciare missili Grad contro un raduno di ebrei a Um al Rashrash (antico nome arabo di Eilat, ndr)”, si legge nella rivendicazione. "Ebrei e crociati – continua il messaggio - devono sapere che questa guerra per procura non andrà a loro vantaggio”. Nella sua rivendicazione lo Stato del Sinai ha promesso nuovi e peggiori attacchi contro Israele.

Secondo quanto riferiscono i media israeliani, i tre razzi lanciati dal Sinai egiziano sono intercettati dalla Difesa israeliana. Un quarto razzo è caduto in un’area disabitata di Eilat che si affaccia sul Mar Rosso senza provocare danni. Eppure quattro israeliani sono stati portati in ospedale in stato di shock. L’esercito israeliano ha confermato che diversi razzi sono stati lanciati dalla penisola del Sinai contro la località turistica israeliana senza provocare feriti. I militari hanno installato intorno alla città una serie di sistemi missilistici per intercettare i colpi di mortaio lanciati dai gruppi jihadisti attivi in Egitto.

Dalla deposizione nel luglio 2013 del presidente Mohammed Morsi, esponente del partito Libertà e giustizia legato ai Fratelli Musulmani, l'area del Sinai ha assistito ad una progressiva infiltrazione di miliziani islamisti, dominati dal gruppo Ansar Beit al Maqdis (oggi divenuto Wilayat Sinai), che nel novembre 2014 ha annunciato la propria affiliazione allo Stato islamico del "califfo" Abu Bakr al Baghdadi. Lo scorso 24 gennaio il presidente egiziano, Abdel Fatah al Aisi, ha esteso per altri tre mesi lo stato di emergenza nel Sinai settentrionale. Lo Stato di emergenza è stato imposto per la prima volta dopo gli attacchi al checkpoint di Karm al Qwadis, costato la vita a 33 esponenti delle forze di sicurezza, nell'ottobre del 2014. Da allora è stato esteso ininterrottamente di tre mesi in tre mesi. Lo stato di emergenza copre le municipalità di al Arish, Rafah e le aree circostanti. Dalle 19 alle 6 ora locale è previsto il coprifuoco, che ad al Arish inizia però all'una di notte e finisce sempre alle 6. Chiunque viola il coprifuoco può finire in carcere in base alle disposizioni di una legge del 1958. (Cae)
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