Tripoli, 20 giu 2016 13:20 - (Agenzia Nova) - Alla guida delle Brigate per la Difesa di Bengasi (Saraia Difaa an Bengasi), che sabato scorso ha lanciato un’offensiva sulla città di Agedabia (Ajdabiya), importante terminal petrolifero della Cirenaica, ci sono in realtà gli ex capi del consiglio della Shura dei mujahidin di Bengasi, già sconfitti dalle truppe del generale Khalifa Haftar, ed altri esponenti islamisti di vario profilo, alcuni dei quali legati al noto terrorista algerino Mokhtar Belmokhtar. La nuova formazione ha proclamato ufficialmente la propria fedeltà al Consiglio delle fatwa di Tripoli e al gran muftì Sadiq al Ghariani, che nei giorni scorsi aveva chiesto alle milizie dell'operazione "al Bunian al Marsus", fedeli al governo di accordo nazionale, di marciare su Bengasi dopo la liberazione di Sirte dallo Stato islamico. Non è chiaro, invece, se i miliziani delle Brigate per la Difesa di Bengasi appoggino o meno il Consiglio di presidenza del governo di riconciliazione libico del premier designato Fayez al Sarraj, come riportato oggi dalla stampa tunisina.
A guidare il gruppo è Ziyad Belam nato a Bengasi nel 1976 e residente nella zona di Tablino: ex capo della brigata locale Omar Ibn al Khattab, falange Malik, avrebbe avuto un ruolo centrale nella vittoria delle milizie rivoluzionarie contro le truppe del regime di Mugammar Gheddafi il 17 febbraio del 2011. Il numero due del gruppo è un ex ufficiale dell’esercito libico, il maggiore Mutafa Sharaksi, ex portavoce della base aerea di Benina: è stato in passato uno degli ufficiali dell’aviazione libica ed è stato tra i sostenitori di Haftar prima di passare dall'altra parte della barricata. Il numero tre del gruppo è Ahmed al Tajuri, proveniente dal distretto di al Tajura a Bengasi: era il capo del consiglio Shura dei mujahidin di Bengasi prima di essere cacciato dall'autoproclamato Esercito libico. In particolare, al Tajuri era responsabile dell’artiglieria della parte occidentale di Bengasi.
Al comando delle varie brigate ci sono Ismayl Mohammed al Salabi e Faraj Shaku: il primo è nato a Bengasi nel 1977 e guida la brigata 17 febbraio di Qar Younes ed è noto per avere avuto un ruolo all’attacco al convoglio dei gheddafiani il 19 marzo del 2011 a Bengasi; il secondo invece è nato nel 1986 ad Abu Hadima e uno dei capi sul terreno della brigata 17 febbraio di Bengasi. Un altro personaggio di spicco delle Brigate per la Difesa di Bengasi è al Saadi al Nawfali: l'uomo appare in un video pubblicato sul web insieme a Mokhtar Belmokhtar, il famigerato terrorista dato per morto in Libia il 14 giugno 2014, la cui uccisione però è stata in seguito smentita. (Res)
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