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Usa-Cina: "New York Times", Trump consentirà forniture non sensibili a Huawei

Washington, 10 ott 2019 07:33 - (Agenzia Nova) - L'amministrazione del presidente Usa, Donald Trump, sarebbe pronta a rilasciare a breve le licenze che consentiranno ad alcune società degli Stati Uniti di fornire beni non sensibili a Huawei, secondo quanto riferito da un rapporto del "New York Times". La notizia arriva nel giorno in cui prende il via a Washington il 13mo round di negoziati commerciali fra Cina e Stati Uniti. Il vicepremier cinese Liu He, membro dell'Ufficio politico del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese e responsabile dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti, guida una delegazione cinese di alto livello a Washington D.C. per la 13ma sessione di consultazioni economiche e commerciali di alto livello con gli Usa da oggi, dopo le celebrazioni per il 70mo anniversario della Repubblica Popolare.

Stati Uniti e Cina hanno ripreso il mese scorso i colloqui di lavoro sul commercio, dopo una interruzione durata quasi due mesi. La delegazione cinese a Washington, guidata dal viceministro delle Finanze Liao Min, si è confrontata con quella statunitense, guidata dal vice-rappresentante del Commercio Usa, Jeffrey Gerrish. I negoziati precedono i colloqui a livello ministeriale, che si terranno il mese prossimo. Tra i temi in agenda figurano i trasferimenti tecnologici forzati e il deprezzamento dello yuan rispetto al dollaro. “Ciò di cui abbiamo bisogno è correggere grandi squilibri, non soltanto l’attuale deficit commerciale”, ha dichiarato ieri a Fox Business il segretario del Commercio Usa, Wilbur Ross. Il segretario dell’Agricoltura Usa, Sonny Perdue, ha dichiarato che la prossima settimana una delegazione cinese visiterà aziende agricole statunitensi. “Credo vogliano edificare un clima di buona volontà”, ha commentato il segretario, che ha ipotizzato un aumento degli acquisti di prodotti agricoli statunitensi da parte della Cina.

Liao Min, vicedirettore dell'Ufficio della Commissione centrale per gli Affari finanziari ed economici e viceministro delle Finanze cinese, è giunto negli Usa la scorsa settimana a capo della delegazione commerciale. La visita è in preparazione del 13mo round di consultazioni economiche e commerciali di alto livello fra Cina e Stati Uniti previste per ottobre a Washington. La nuova sessione di colloqui di alto livello è stata annunciata il 5 settembre scorso dal ministero del Commercio cinese, a margine di una conversazione telefonica del vicepremier cinese Liu He con il rappresentante del Commercio Usa, Robert Lighthizer, e con il segretario del Tesoro, Steven Mnuchin. Alla conversazione ha preso parte anche il governatore della banca centrale cinese, Yi Gang.

Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha espresso ottimismo in merito alle prospettive dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti, elogiando Washington per aver sospeso questo mese l'entrata in vigore dei nuovi dazi a carico delle merci cinesi. Wang ha dichiarato la scorsa settimana che Pechino è pronta ad acquistare prodotti agricoli statunitensi. Si è espresso positivamente anche il ministero degli Esteri cinesi, il cui portavoce, Gao Feng, ha dichiarato che la Cina e gli Stati Uniti mantengono stretti contatti in vista del tredicesimo round di consultazioni economiche e commerciali di alto livello previste per ottobre a Washington. Il funzionario ha ribadito che il punto di vista della Cina sulle consultazioni rimane incrollabile, ed ha espresso la speranza che entrambe le parti si incontrino a metà strada per cercare risultati positivi per entrambe le parti. "La Cina ha una grande domanda di mercato per prodotti agricoli statunitensi di alta qualità e ha un'elevata complementarità con gli Stati Uniti nel campo dell'agricoltura", ha detto Gao, auspicando che le due parti facciano sforzi congiunti e intraprendano azioni concrete per creare condizioni favorevoli per la cooperazione bilaterale. Gao ha aggiunto che la Cina accoglie con favore la decisione degli Stati Uniti di rilasciare liste sull'esenzione da dazi aggiuntivi sui prodotti cinesi, aggiungendo che ciò va a vantaggio sia delle imprese statunitensi sia dei consumatori, nonché delle imprese cinesi, oltre a creare buone condizioni per le consultazioni.

L’annuncio da parte della presidente della Camera dei deputati Usa, Nancy Pelosi, dell’avvio di una indagine di impeachment a carico del presidente Donald Trump ha gettato nello scompiglio anche il processo negoziale intrapreso dalla Casa Bianca con la Cina, complicando l’individuazione di un calendario indicativo per il raggiungimento di un’intesa commerciale. Ieri Trump ha tentato di spostare l’attenzione dall’indagine elogiando l’economia Usa ed esprimendo ottimismo in merito alle prospettive di un accordo con Pechino. “Abbiamo creato l’economia più grande nella storia del nostro paese, la più grande economia al mondo. Al momento la Cina è alle nostre spalle, e non ci raggiungeranno mai se sapremo esercitare una leadership intelligente”, ha detto il presidente degli Stati Uniti. “Abbiamo guadagnato migliaia di miliardi di dollari, e loro hanno perso migliaia di miliardi. Smaniano per un accordo, e potrebbe avvenire. Potrebbe avvenire prima di quanto si pensi”, ha detto il presidente, dopo aver pubblicato la trascrizione della telefonata con l’omologo ucraino Zelensky che ha innescato l’indagine a suo carico.

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Steven Mnuchin, e il rappresentante commerciale degli Stati Uniti, Robert Lighthizer, incontreranno tra due settimane il vicepremier cinese, Liu He, per un ulteriore round di colloqui commerciali di livello ministeriale. Lo ha annunciato Mnuchin in un'intervista a "Fox Business Network" il 23 settembre, aggiungendo che i negoziatori dei due paesi hanno compiuto qualche progresso durante i colloqui della scorsa settimana. Ieri Mnuchin aveva detto ai giornalisti presso l'Assemblea generale delle Nazioni Unite che i colloqui commerciali sarebbero ripresi la settimana prossima. (Cip)
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