Milano, 20 nov 2017 16:45 - (Agenzia Nova) - Il Museo nazionale della scienza e tecnologia di Milano e l’azienda Leonardo. Un binomio che parla la stessa lingua, quella della ricerca, del sapere e dell’innovazione. La sede del Museo oggi è diventata la casa della tredicesima edizione del Premio Innovazione, promosso da Leonardo – azienda a partecipazione statale, tra le prime dieci società al mondo nei settori dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza. Il premio è tradizionalmente riservato alla valorizzazione di idee e progetti presentati da dipendenti di Leonardo (circa 10 mila) e da studenti e ricercatori delle università italiane; gli ambiti, aree quali l’innovazione per la tutela dei beni culturali e le tecnologie quantistiche per i sensori, l’image intelligence. Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, prima dell’assegnazione dei riconoscimenti i vincitori, ha voluto ricordare come per la sua azienda “l’innovazione sia tutto. È fondamentale per la nostra stessa sopravvivenza. Ecco perché, in questi tredici edizioni del Premio Innovazione, è successo spesso che molte dei progetti premiati siano poi diventati delle realtà industriali”.
C’è un altro dato che dimostra quanto per Leonardo sia necessario investire sul futuro: “Noi – ha detto Profumo – investiamo l’11 per cento del nostro fatturato annuale in ricerca e innovazione, (1,4 miliardi annui). Non potrebbe essere altrimenti, siamo un’azienda che vive di alta tecnologia. Con effetti positivi anche sulla nostra quotidianità”. I dieci premi, divisi in due categorie (dipendenti di Leonardo e giovani ricercatori o universitari) rispecchiano la divisione anche nella tipologia del brevetto; l’attenzione dei lavori dei dipendenti si concentra di più sul settore della Difesa militare, come nel caso del “miglior brevetto” - il Radar Surveillance Systems di Tony Kinghorn e Robert L. Sinclair, in grado di riconoscere gli echi di disturbo dovuti alla superficie marina – o come nel caso della migliore “idea”, il sistema Perseus, un sistema che permetterebbe di riconoscere automaticamente bersagli subacquei per sistema sonar passivi.
I progetti presentati dai giovani universitari si sono invece indirizzati verso un settore totalmente diverso: la tutela dei beni culturali, altro campo di ricerca legato alle attività di Leonardo. Perfetto esempio può essere il primo premio della categoria studenti: il progetto di Gionathan Desogus dell’Università di Cagliari – Applicazione della tecnologia micro Sors ai beni culturali - propone un sistema non invasivo per identificare le cause di danneggiamento di opere d’arte, con particolare applicazione su affreschi, libri, pergamene, quadri e manufatti. (Res)
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