Ucraina, fra Russia e Nato
 
Italia e Ucraina, ampie opportunità di cooperazione
     

Roma, 20 ott - (Agenzia Nova) - Italia e Ucraina hanno ampie possibilità di sviluppare la cooperazione bilaterale nel comparto della difesa. Lo ha detto ad “Agenzia Nova” il viceministro della Difesa ucraino, Ihor Dolhov, nei giorni scorsi a Roma per partecipare alla riunione del Processo di cooperazione ministeriale del sud est Europa (Sedm). A margine dei lavori Dolhov ha incontrato il sottosegretario alla Difesa italiano, Domenico Rossi, con cui ha avuto dei proficui colloqui. Durante la discussione i due esponenti governativi hanno concordato sul fatto che ora ci sono maggiori opportunità di espandere la cooperazione. “Parlando per esempio dell’Afghanistan, sotto il contingente italiano gli ufficiali ucraini prestano servizio e si tratta di un’esperienza positiva di collaborazione”, spiega Dolhov. L’Italia, inoltre, “prosegue le attività di addestramento della Guardia nazionale ucraina e abbiamo discusso di altre opportunità”.

 

Il viceministro, infatti, ha ricordato che recentemente le autorità di Kiev hanno istituito “una nuova Forza speciale operativa, un corpo che prima non esisteva prima”, ma permane la necessità di addestrarla. “Ci sono degli istruttori dei paesi della Nato che stanno lavorando in questo senso in Ucraina, ma abbiamo bisogno anche del supporto pratico di altri paesi, inclusa l’Italia”, ha detto Dolhov. Con il sottosegretario Rossi, infine, si è “discusso inoltre di sviluppare la cooperazione nel comparto industriale della difesa: noi sappiamo cosa sapete fare, voi sapete quali sono le nostre disponibilità in Ucraina e quindi ci sono opportunità di reciproche intese e di consolidare questi rapporti”.

 

 

     
Attuare il cessate il fuoco in Ucraina orientale    
     

Roma, 20 ott - (Agenzia Nova) - Il primo punto da rispettare per porre fine al conflitto in corso nell’area orientale dell’Ucraina è il rispetto del cessate del fuoco. Lo ha detto ad “Agenzia Nova” il viceministro della Difesa ucraino, Ihor Dolhov, fra i partecipanti alla riunione del Sedm che si è svolta nei giorni scorsi a Roma. “Posso riferire chiaramente il punto di vista della Difesa: noi siamo in prima linea, e io ricevo diversi aggiornamenti nel corso di una giornata, non solo ucraini ma anche dalla missione di monitoraggio dell’Osce, e ciò che ne emerge è che non c’è un cessate il fuoco. Quindi il primo punto è che in ogni risoluzione, per proseguire verso una soluzione politica è necessario porre fine alla morte di persone civili e questo non sta accadendo”, ha spiegato Dolhov. Il viceministro ha ricordato come lo scorso settembre, a Minsk in Bielorussia, Ucraina, Osce e Federazione russa abbiamo concordato l’adozione di una serie di misure di sicurezza aggiuntive che tuttavia non sono state completamente adottate.

 

“Ciò è accaduto per perché i russi e i militanti filorussi da loro supportanti continuano a violare il cessate il fuoco e senza una tregua non siamo in grado di adempiere a quest’accordo”, sostiene il viceministro, ricordando che “prima di questo accordo ne avevamo raggiunto altri due, come la rimozione di tutte le armi pesanti 15 chilometri dietro la linea di contatto: l’Osce riesce a effettuare i monitoraggi solo durante le ore diurne, ma nel caso dei carri armati questi possono trasferiti da una posizione all’altra senza consentire che il monitoraggio verifichi effettivamente l’avvenuta violazione”. Dopo la riunione che si è svolta ieri a Berlino del Formato Normandia (Francia, Germania, Russia e Ucraina), Dolhov afferma che Kiev è “pronta a sfruttare tutte le opportunità per convincere Mosca a rispettare le regole, altrimenti ogni progresso verso una soluzione sarà impossibile da raggiungere”.

 

 

     
Nato reagisca ad aggressione russa invitando Ucraina all'adesione    
     

Roma, 20 ott - (Agenzia Nova) - La Nato potrebbe reagire all’aggressione russa in Ucraina invitando subito Kiev a entrare nell’Alleanza. Questa l’opinione personale riferita ad “Agenzia Nova” dal viceministro della Difesa ucraino, Ihor Dolhov, in visita nei giorni scorsi a Roma. “Alcune settimane fa sono stato a un incontro a Bucarest, in Romania, organizzato da un’Ong e ho presentato non una posizione ufficiale ma una mia opinione personale alla prima domanda che ho ricevuto: come la Nato potrebbe reagire all’aggressione russa in Ucraina? La mia risposta è stata invitando subito l’Ucraina a far parte della Nato, non in futuro ma ora”, afferma il viceministro ucraino, secondo cui l’errore attuale a livello internazionale e “continuare a ragionare secondo le convenzioni”, anche quando “Mosca nega sistematicamente le convenzioni e il prezzo che si va a pagare sono le vite di militari e civili ucraini; la stabilità in Europa; e il deterioramento degli equilibri mondiali”.

 

“La principale lezione che abbiamo imparato – prosegue Dolhov – è che nessuno è pronto a combattere per proteggerci, quindi dobbiamo difenderci da soli”. Per combattere con successo, spiega il viceministro, bisogna essere più forti. “E per raggiungere quest’obiettivo dobbiamo riformare le nostre forze armate, non solo rinforzandole numericamente, come peraltro abbiamo fatto, ma anche attraverso l’addestramento, con armamenti adeguati e supporto logistico. Procedendo in questo senso potremo portare le nostre forze armate agli standard richiesti dalla Nato e ai livelli delle altre forze armate internazionali”, aggiunge il viceministro ucraino.