Intervista a Brecely
 
La cooperazione tra Italia e Slovacchia a livello infrastrutturale
 
Roma, 29 Giu - (Agenzia Nova) - Fra Italia e Slovacchia esiste un ampio margine per la cooperazione nel settore delle infrastrutture per i trasporti. Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti slovacco, Roman Brecely, in un’intervista rilasciata ad “Agenzia Nova”, in occasione del suo viaggio a Roma. Brecely ha incontrato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio e l’amministratore delegato di Ferrovie dello stato, Renato Mazzoncini, con i quali è stata discussa la possibile collaborazione fra Italia e Slovacchia, specialmente nell’ambito delle infrastrutture ferroviarie. “Ci siamo concentrati sull’hub ferroviario di Bratislava, su eventuali investimenti nella ricostruzione e nel rilancio della principale stazione della capitale, oltre alla ricostruzione della stazione di Filialka. Il nostro intento è quello di rendere le ferrovie una parte del sistema di trasporti integrato per la città di Bratislava”, ha spiegato Brecely. Il ministro slovacco ha inoltre sottolineato l’interesse del suo governo nella cooperazione fra gli aeroporti di Roma e Bratislava: “Guardiamo con attenzione alla struttura operativa e all’espansione dell’aeroporto di Fiumicino, la visione del futuro e la storia di successo che ne è alla base, gli elementi positivi ma anche quelli di criticità legati alla gestione della struttura”.
La posizione geografica della Slovacchia, fra Europa centrale e orientale, permette al paese di diventare un hub regionale per i trasporti. Brecely indica in particolare la vicinanza con Vienna come un elemento fondamentale, vista anche la situazione di sovraccarico operativo in cui versa l’aeroporto della capitale austriaca. “Dovremmo inoltre considerare la cooperazione con le compagnie aeree asiatiche, come quelle cinesi, che potrebbero utilizzare gli spazi ancora disponibili nell’aeroporto di Bratislava”, ha aggiunto Brecely. Secondo il ministro, uno scenario del genere potrebbe offrire nuove collegamenti aerei con l’Europa, compresa l’Italia. 
 
 
Progetti regionali e continentali, chiave per sviluppo economico
 
Bratislava è attualmente coinvolta in numerosi progetti per potenziare i collegamenti a livello regionale, per trainare lo sviluppo economico e l’integrazione fra i paesi dell’area, oltre a svolgere un ruolo importante nelle Reti di trasporto trans-europee. Il ministro ha voluto porre l’attenzione sulle infrastrutture sviluppate congiuntamente con gli stati vicini: “L’autostrada D3 ci fornisce un collegamento  con la Polonia, ma anche il progetto della cosiddetta “Via Carpatia”, grazie all’autostrada D4, si collegherà alla D1 e continuerà dalla città di Kosice fino al confine con l’Ungheria. Questa autostrada scenderà poi fino a Miskolc, per collegarsi infine con la rete autostradale ungherese”, ha spiegato Brecely. Riguardo le infrastrutture esistenti fra Slovacchia e Repubblica Ceca, il ministro ha menzionato le autostrade R5 e D2, terminate negli ultimi anni. “L’autostrada D4 costituisce il nostro collegamento con l’Austria, rispetto alla quale il progetto della tangenziale di Bratislava rappresenta una continuazione, connessa con la S8 austriaca passando sotto i Carpazi”. Brecely ha poi affrontato il tema dei progetti di collegamento con l’Ungheria: “Stiamo discutendo con la controparte ungherese la possibilità di costruire un’autostrada fra Hegyeshalom e Rajka. Da parte nostra, tutto è pronto per iniziare, e aspettiamo la risposta di Budapest”. Fra i principali progetti da mettere in atto con i paesi vicini, il ministro di Bratislava ha infine citato una connessione ferroviaria più veloce con la Repubblica Ceca, che unirebbe le città di Kuty e Breclav con un treno in grado di toccare i 160 chilometri orari. Una linea analoga dovrebbe venire sviluppata con la Polonia.  Menzione a parte merita il progetto futuristico Hyperloop, il treno superveloce il cui progetto è attualmente in fase di studio: “Si tratta di un concetto veramente interessante, che andrebbe sviluppato in cooperazione con l’Austria. I passeggeri potrebbero spostarsi da Bratislava a Vienna in pochi minuti”.

Il governo slovacco guarda con grande attenzione al progetto cinese della cosiddetta “Nuova via della seta”, per portare i manufatti prodotti nel paese asiatico verso l’Europa . Secondo Brecely, la Slovacchia si trova in una posizione strategica rispetto alle possibili vie di trasporto nell’asse est-ovest: “Una delle opzioni potrebbe essere quella ferroviaria, ma la Cina potrebbe essere interessata anche al trasportare merci attraverso il fiume Danubio, dal porto di romeno di Costanza fino a Bratislava, l’ultimo scalo possibile per il trasporto di grossi quantitativi di merci per via fluviale verso occidente”. Le merci verrebbero poi trasferite su ferrovia, nei piani del ministro; ciò richiederebbe però la costruzione di un terminal. “Un altro progetto interessante è quello di ferrovia a scartamento largo, per adeguare il carico di trasporto merci a quello della Russia”, ha aggiunto Brecely.

 

Riguardo i progetti infrastrutturali interni, il ministro slovacco indica come priorità la riduzione del traffico nella città di Bratislava, consegnando ai cittadini dei collegamenti stradali più veloci sia verso gli stati vicini che verso altre destinazioni nel paese, come la tangenziale della capitale. “Queste infrastrutture andranno a costituire una sorta di anello stradale; in tal senso, è pero fondamentale che l’autostrada D4 transiti sotto i Carpazi. Al momento di iniziare i lavori, provvederemo alla selezione dei consulenti per il progetto, che probabilmente sarà finanziato da capitali pubblici e privati”, ha spiegato Brecely. Il ministro sottolinea un punto fondamentale, l’aver concluso un accordo finanziario in tempi brevi: “Personalmente, sono davvero soddisfatto di tutto questo, perché non posso immaginare quanto sarebbe stato difficile raggiungere un accordo ora, dopo tutto il caos finanziario e l’incertezza generale suscitati dalla Brexit, e le possibili reazioni delle banche”. Brecely ambisce a completare l’intera autostrada D1 entro il 2020, “con l’eccezione della problematica sezione fra Turany e Hubova, dove bisogna rispettare i tempi dettati dalla natura. Inizialmente volevamo ricorrere ad un tratto di superficie, ma a causa dei dislivelli dovremo probabilmente pensare ad un tunnel. Stiamo in ogni caso aspettando l’opinione in merito del ministero per l’Ambiente”. In ogni caso, ha concluso il ministro Brecely, gli autisti nel 2020 potranno utilizzare 430 chilometri dell’autostrada D1 fra Bratislava e Kosice, a parte i 13 chilometri che corrono fra Turany e Hubova”.