LIBIA

 
 

Libia: tra Tobruk e Tripoli, la storia della famiglia del giovane attentatore di Manchester

Tripoli, 25 mag 2017 17:21 - (Agenzia Nova) - L’arresto in Libia da parte delle forze di deterrenza speciale (Rada) di Hashim Ramadan Abu al Qasim al Abedi e di Ramadan Abu al Qasim al Abedi, rispettivamente fratello e padre dell’attentatore di Manchester, Salman al Abedi, collega almeno indirettamente la tragedia avvenuta nella città britannica con il caos in corso in Libia. Fonti contattate da “Agenzia Nova” sottolineano che la famiglia del padre dell’attentatore fa parte del noto clan degli al Abedi, originario delle città di Tobruk e al Baida, e considerata una delle tribù più grandi dell’est della Libia a cui appartiene anche il presidente del parlamento libico di Tobruk, Aguila Saleh. La madre dell’attentatore di Manchester, Samia, proviene invece dalla famiglia degli al Tabal, originaria della Tripolitania.

La storia della famiglia al Abedi vede versioni differenti a seconda delle fonti britanniche o libiche. Secondo la versione riferita da vari quotidiani britannici, tra cui il “Guardian”, Ramadan al Abedi e la moglie si trasferiscono a Manchester nel Regno Unito nei primi anni ’90, dato che a detta dei media britannici il padre del giovane attentatore faceva parte della vasta rete di oppositori, probabilmente salafiti, al regime di Muammar Gheddafi. Durante il periodo a Manchester nascono i tre figli di Ramadan al Abedi: Ismail (23 anni), Salman (22) e Hashim (20). Nel 2011, anno della rivolta contro Gheddafi del 2011 appoggiata dal Regno Unito e dalla Francia, Ramadan al Abedi fa ritorno in Libia dove combatte tra i ranghi dell’opposizione. Ramadan e altri parenti si stabiliscono, dopo la rivoluzione, ad Ain Zara, quartiere della periferia meridionale di Tripoli. Sui media libici appaiono due versioni differenti. Una parte conferma che Ramadan al Abedi appartenesse alla rete di gruppi salafiti locali, ma non quelli legati all’opposizione al regime bensì i movimenti che lavoravano segretamente per il colonnello Gheddafi. Altre fonti libiche riferiscono invece che il padre dell’attentatore di Manchester fosse un oppositore del regime trasferitosi nel Regno Unito all’inizio degli anni novanta dopo le pressioni esercitate da Gheddafi sugli estremisti islamici. Le stesse fonti precisano inoltre che, una volta ritornato agli inizi del 2011 a Tripoli con altri esponenti del Gruppo combattente libico, Ramadan non sarebbe entrato né in politica né tra le fila delle milizie che si occupano della sicurezza della città.

Per quanto riguarda Hashim al Abedi, le forze di deterrenza speciale (Rada), citate dal sito libico “Libya Observer”, sostengono che il giovane era già sotto la sorveglianza della sicurezza locale da circa un mese e mezzo ed è stato arrestato mentre stava preparando un attacco suicida nella città di Tripoli. Egli stesso avrebbe confermato nell’interrogatorio di essere legato alle formazioni dello Stato islamico e che era a conoscenza dell’intenzione del fratello maggiore di organizzare un attacco a Manchester. Secondo le milizie Rada, Hashim ha lasciato il Regno Unito il 4 aprile scorso ed era in costante contatto con il fratello. Le milizie Rada hanno riferito inoltre che Salman avrebbe inviato anche denaro ad Hashim, circa 3.200 dollari, per preparare un possibile attentato a Tripoli. (Lit)
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