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Ue: viceministro Esteri Giro, europei devono rispondere ad appello della storia

Roma, 26 mar 2017 10:38 - (Agenzia Nova) - Il viaggio dell'Europa, come l'ha chiamato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, è giunto a un tornante difficile. Queste le parole del viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Mario Giro, in un intervento sul quotidiano “Avvenire”, commentando le celebrazioni per il 60mo anniversario dei Trattati di Roma. “Ancora una volta, sono sempre le parole di Gentiloni, gli europei devono fare ‘la scelta più antica: quella tra il bene e il male’. Sono parole pesanti che ci obbligano a guardarci dentro in quanto europei per rispondere all'appello della storia”, ha sottolineato Giro. Ma nulla è semplice in Europa, continua il viceministro: “Diciamolo: nella storia del mondo gli europei sono sempre stati gente difficile, ambiziosa, litigiosa, violenta. Le uniche due guerre mondiali, che hanno coinvolto terre lontanissime, sono state la conseguenza di errori europei. Sessant'anni di superpotenza tranquilla non cancellano migliaio di anni di lotte, battaglie, odi, pregiudizi, occupazioni, competizione. Siamo gente difficile, sempre pronta a scontrarsi. Gli Stati europei si sono sempre confrontati con due grandi ostacoli: lingue e geografia, che spesso li hanno messi uno contro l'altro. L'unione è stata la vittoria difficile contro tali ostacoli”. Giro ha poi sottolineato come l’Europa unita sia nata come “figlia insicura dell’ansia Sotto l'ombra della storia, i leader hanno realizzato riforme sociali e costituito nuove istituzioni per tenere a bada il passato”, citando lo storico Tony Judt. “Da questa medesima coscienza occorre ripartire oggi. Lunga vita all’Europa”, conclude il viceministro.

(Res)
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