Riad, 31 mag 2016 18:11 - (Agenzia Nova) - Lo scontro religioso derivante dall’Hajj rischia di ridurre al minimo le chance di un rilancio dei colloqui di pace, finché l’iniziativa resterà indirettamente nelle mani dei gruppi filo-sauditi da un lato e filo-iraniani dall’altro. Altro ambito in cui l’acuirsi dello scontro tra iraniani e sauditi potrebbe aver effetti negativi è la crisi in Yemen, dove Riad appoggia il governo legittimo del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi contro i ribelli sciiti Houthi accusati di essere sostenuti da Teheran. Da mesi la guerra è in una fase di stallo con le forze della coalizione araba guidata dall’Arabia Saudita ancora lontane dal riprendere la capitale Sana’a e altre città del paese in mano ai ribelli. Infine un ambito particolarmente delicato per l’economia internazionale è quello relativo alla produzione petrolifera. La decisione di Teheran di non partecipare all’Hajj giunge infatti a pochi giorni dalla riunione dell’Opec in programma a Vienna il prossimo 2 giugno, nel quale verrà nuovamente affrontato il tema del congelamento della produzione petrolifera ai livelli di gennaio 2016. (segue) (Res)
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