Ginevra, 24 mar 2014 10:26 - (Agenzia Nova) - La competizione per le risorse naturali – tra cui legname, foraggio e terreni per il pascolo – è recentemente sfociata in attacchi di ritorsione, costringendo ottomila rifugiati ad abbandonare il campo di Yusuf Batil. Nel corso dei combattimenti, abitazioni, tende e granai appartenenti ai rifugiati sono stati dati alle fiamme. Nonostante i rifugiati nel frattempo abbiano fatto ritorno nel campo – si legge – le tensioni persistono. Anche i residenti che vivono nei pressi di Yusuf Batil si sono allontanati dall'area, nel timore di ulteriori scontri con i rifugiati, più numerosi di loro. Dall'insorgere del conflitto armato in Sud Sudan tra governo e forze ribelli, a metà dello scorso dicembre, l'instabilità e il conflitto hanno interrotto le stagioni di semina e di raccolto. Allo stesso tempo l'insicurezza lungo le vie di trasporto ostacola la consegna di cibo e di altri aiuti umanitari. La regione quindi è entrata in una stagione di scarsità alimentare. (segue) (Com)
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