Roma, 15 mar 2016 21:08 - (Agenzia Nova) - Finora i risultati ottenuti sembrano andare a favore di Mosca che allo stesso tempo ha raggiunto l’obiettivo di rafforzare il governo siriano, porsi come partner fondamentale per il futuro della regione e avere un ruolo di primo piano nella lotta contro lo Stato islamico, contro cui continueranno i raid aerei. Il ritiro che ha visto i primi caccia Su-34 atterrare presso la base aerea russa di Voronezh, a circa 435 chilometri a sud di Mosca, non contempla lo smantellamento dei sistemi di difesa aerea dislocati sul territorio. Come confermato dal responsabile dello staff del Cremlino, Sergej Ivanov, Mosca manterrà in Siria i suoi più avanzati sistemi difensivi S-300 ed S-400 oltre ai caccia multiruolo Su-35 e altri dispositivi difensivi. "Al fine di garantire in modo efficace la sicurezza, in particolare i potenziali attacchi dal cielo, sono necessari i sistemi di difesa aerea più avanzati", ha sottolineato Ivanov, il quale ha confermato che Mosca manterrà attivo il sistema missilistico terra-aria S-400 ed S-300 situati nelle basi di Tartus e Hmeimim. (segue) (Res)
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