Tripoli, 26 mag 2016 09:04 - (Agenzia Nova) - Il leader yemenita del gruppo jihadista che controlla Sirte ha aggiunto che “tutti i casi che mi sono stati sottoposti dai fratelli stranieri li ho seguiti lavorando coi fratelli del tribunale islamico cercando di calmare gli animi con i fratelli della polizia islamica nei confronti degli stranieri e invitandoli a restare fedeli alla linea del monoteismo e della legge di Allah”. Abu Azzam teme però che “questo genere di problemi non potranno che aumentare in futuro e possono essere un’occasione per i nemici dello Stato islamico per seminare la divisione tra le nostre fila” invitando quindi tutti i membri del gruppo in Libia a “intervenire e prendere provvedimenti prima che sia troppo tardi”. Non è un caso quindi che proprio in questi giorni lo Stato islamico in Libia abbia nominato i suoi nuovi emiri locali per tenere il controllo dei villaggi intorno a Sirte, sotto minaccia da parte delle milizie di Misurata. Sempre secondo "al Wasat", il gruppo jihadista ha nominato il tunisino Abu Musa come emiro della zona di al Harawa, mentre il sudanese Abu Ibada al Khartumi è stato scelto come emiro della zona di Ben Jawad, dove sono stati aperti due nuovi uffici della polizia islamica locale. (Res)
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