SIRIA

 
 

Siria: detenuti Hama annunciano di aver preso il controllo del carcere

Damasco, 26 mag 2016 09:14 - (Agenzia Nova) - I detenuti del carcere centrale di Hama, nella parte centrale della Siria controllata dal governo siriano di Bashar al Assad, hanno preso il controllo dell’intero istituto penitenziario e tengono in ostaggio le guardie carcerarie. I detenuti sostengono di essere stati costretti a farlo per il mancato rispetto da parte del governo dell’accordo sottoscritto nelle scorse settimane dopo una prima rivolta carceraria, che prevedeva la scarcerazione di alcuni detenuti. Lo riferisce oggi l'emittente televisiva satellitare "Al Jazeera". Il governo siriano ha sospeso l'erogazione idrica in seguito alla presa del controllo del carcere da parte dei detenuti. Intanto il capo della polizia e il sindaco di Hama sono giunti nel carcere per fare da mediatori tra le parti. Gli 800 detenuti, quasi tutti prigionieri politici, avevano iniziato una protesta all'inizio di questo mese contro il trasferimento a Damasco di alcuni loro compagni di cella.

Lo scorso 9 maggio il governo siriano aveva ceduto alle pressioni dei detenuti del carcere di Hama, accogliendo alcune delle loro richieste. In particolare, secondo quanto riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani, le autorità avevano accettato di liberare i detenuti incarcerati senza alcuna accusa formale. Nel penitenziario vi sarebbero almeno 800 detenuti, quasi tutti prigionieri politici, che già all'inizio di maggio sono riusciti dopo una sommossa a prendere il controllo del centro di detenzione. La rivolta era esplosa per lo spostamento di cinque prigionieri politici nel carcere di Didanaia, fuori Damasco, dove sarebbero stati giustiziati. In seguito alla notizia i prigionieri del penitenziario di Hama hanno inscenato una rivolta prendendo in ostaggio alcune guardie carcerarie, costringendo le autorità a dare il via ad una mediazione, soprattutto dopo che le forze governative siriane non sono riuscite a riprendere il controllo di parte dell'edificio.

I leader dell'opposizione siriana hanno lanciato l’allarme su un possibile massacro in caso di intervento da parte delle truppe governative nella prigione, invitando la comunità internazionale ad adottare misure urgenti. Dopo l'invio di un tenente per trattare con i detenuti, le forze del governo hanno cercato lo scorso 5 maggio, senza successo, di assaltare il carcere usando i gas lacrimogeni, provocando circa 50 feriti.

(Res)
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